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Rugby, gli U20 italiani più interessanti: i nomi da segnare e chi è già pronto per l’alto livello

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Marco Scalabrin
Scalabrin / IPA Agency

Si è ormai concluso da qualche settimana il Sei Nazioni Under 20 del 2024 e l’Italia di Massimo Brunello ha chiuso al quarto posto, con 2 vittorie e 3 sconfitte. Un record discreto, anche se sicuramente rimangono negli occhi gli ultimi, pessimi, 40 minuti in Galles, dove gli azzurrini si sono fatti rimontare e battere, perdendo così la chance di salire sul podio. Ma un torneo che, comunque, ha messo in mostra alcuni ragazzi di cui sentiremo parlare anche a livello seniores.

Partiamo dalla prima linea e da un Marcos Gallorini che ha spesso dominato in mischia chiusa. Il pilone del Mogliano è uno degli elementi più interessanti, è un classe 2004 e sicuramente la prossima estate sarà un pezzo pregiato del mercato di Treviso o Zebre. Pur essendo ancora un classe 2005, un nome emerso prepotentemente in seconda/terza linea è quello di Piero Gritti, leader del pack, autore di 3 mete, ottimo nelle touche e nei punti d’incontro. A Clermont può crescere ancora e sarà uno dei nomi del futuro azzurro.

Interessante in ottica futura anche la coppia in mediana formata da Lorenzo Casilio e Martino Pucciarello, due classe 2004 che devono ancora maturare, ma che potranno dire la loro tra un paio d’anni anche a livello seniores. Tornando alla mischia, in terza linea è maturo il capitano azzurro Jacopo Botturi, mentre a mettersi in luce prepotentemente è stato Luca Bellucci.

Classe 2004, della Roma Olimpic, Bellucci è presente in molte statistiche del torneo. Come le 57 entrare in ruck in difesa, migliore del torneo, o le 9 palle rubate nei breakdown, secondo in classifica, o i 67 placcaggi effettuati, quarto migliore del torneo. Andando nella trequarti, invece, il nome sicuramente da segnalare è quello di Marco Scalabrin, ala classe 2004 del Vicenza, che ha chiuso il torneo con 4 mete segnate (a una sola dal top scorer Danny Sheahan), 409,2 metri corsi palla in mano (3°), 293,8 metri guadagnati (2°), 7 offloads (1°) e 10 linebreaks (anche qui 1°).

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