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Scacchi, Europei femminili 2024: all’azera Fataliyeva il titolo. Zimina e Brunello chiudono nelle prime 25

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Ulviyya Fataliyeva
Fataliyeva / FIDE / Stev Bonhage

Vanno all’azera Ulviyya Fataliyeva gli Europei di scacchi femminili che si sono conclusi quest’oggi in quel di Rodi, in Grecia. 8,5/10 il suo punteggio definitivo, con sette vittorie e tre patte, compresa quella dell’ultimo turno con la georgiana Nino Batsiashvili, a sancirne l’assoluto dominio in questa sede. Già nel 2022, a Praga, era arrivata al terzo posto; dallo stesso anno ha il titolo di Maestro Internazionale ed è ormai in pianta stabile nel team femminile azero alle Olimpiadi scacchistiche (prossima edizione a Budapest dal 10 al 23 settembre).

Per le due italiane il risultato, anche se manca l’accesso in World Cup nel 2025, è di comunque ottimo rilievo. In particolare, Olga Zimina chiude al 17° posto e lo fa dopo la patta di questo decimo e ultimo turno contro la quotata tedesca Dinara Wagner. Una partita, questa, caratterizzata soprattutto da alcuni errori nel mediogioco, ma che, alla fine dei conti, sottolinea la validità della performance di Zimina.

Marina Brunello chiude invece al 22° posto e battendo la georgiana Anastasia Kirtadze. Un successo pirotecnico, con il Nero: l’italiana passa in due mosse da una posizione estremamente critica a una in cui i motori chiamano matto in poco meno di 20. Un modo particolare, ma in ogni caso bello, di chiudere.

Detto di Fataliyeva, per gli spareggi tecnici si collocano sul podio a quota 7,5 l’ucraina Nataliya Buksa e la georgiana Lela Javakhishvili, due delle più quotate giocatrici della vigilia (partivano da numero 16 e 6 della lista).

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