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Scacchi, Torneo dei Candidati 2024: in tre al comando a due turni dalla fine! Tra le donne situazione invariata

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Hikaru Nakamura
Nakamura / FIDE / Michal Walusza

Sempre più esaltante la situazione del Torneo dei Candidati 2024 a Toronto, in Canada. Nella sezione maschile, a due turni dalla fine c’è un terzetto in testa e la quarta posizione ha appena mezzo punto di distacco, il che rende ogni scenario plausibile. Rimane sorprendentemente (per quanto visto alla scacchiera) tutto invariato tra le donne.

Nelle partite degli uomini, l’elemento chiave da cui partire è la patta senza grande lotta tra Ian Nepomniachtchi e Praggnanandhaa. Questa, infatti, crea le premesse per ciò che accade sulle altre scacchiere (oltre a dare mezzo punto al russo e a, di fatto, eliminare l’indiano dalla corsa).

Hikaru Nakamura batte Alireza Firouzja dopo che sulla scacchiera, nella sostanza, è come se uscisse dell’autentico fuoco. L’americano esaurisce un primo forte attacco giocando passivo d’Alfiere invece di continuare di Torre alla 34a mossa, presumibilmente spaventato dall’idea del pedone e in seconda traversa (che, per il Nero, è ovviamente l’equivalente della settima del Bianco). Nel finale che ne segue (Torre, Cavallo e Alfiere contro Torri, pedoni inclusi), il francese sopravvive al controllo del tempo, ma non alla 41a, quando gioca un’incauta spinta di pedone in g5 liberando all’atto pratico tutto l’attacco del Bianco. A quel punto l’abbandono arriva alla 52a. E Nakamura raggiunge la testa.

All’incirca nello stesso momento (57 mosse) si decide la sfida tra l’azero Nijat Abasov e l’indiano D Gukesh. Già a lungo sotto pressione per larga parte della partita e con un pedone in meno, Abasov perde il controllo della situazione tra la 40a e la 41a, giocando passivo invece di portare il Re verso il centro. Il risultato è che Gukesh può sostanzialmente giocare su due fronti: uno è quello del pedone a, l’altro è quello del pedone h. Uno si ferma in a2 perché lì viene catturato, ma potendo spingere l’altro l’indiano forza l’abbandono del suo avversario. Così Gukesh diventa l’altro leader.

Non è finita qui, perché a mezzo punto si va a situare Fabiano Caruana. L’italoamericano, infatti, toglie definitivamente dalla corsa l’indiano Vidit Gujrathi. Abbastanza costellata la parte di partita che si aggira intorno al controllo del tempo e poco oltre, ma i guai veri per Vidit cominciano alla quarantesima, quando sostanzialmente la sua posizione crolla sotto il potente attacco costruito con pazienza nel periodo precedente da Caruana. Finisce in 52 mosse e la situazione di classifica è ora questa: Gukesh, Nakamura e Nepomniachtchi primi a 7,5 seguiti da Caruana a 7. Poi Praggnanandhaa con 6, Vidit con 5, Firouzja con 4,5 e Abasov con 3.

Tra le donne, invece, resta tutto invariato, ma è una situazione davvero incredibile quella che va a verificarsi per come sono andate le partite. Clamoroso il salvataggio in posizione persa di Tan Zhongyi, che approfitta del fatto che la bulgara Nurgyul Salimova, con il Bianco, ancora una volta non si dimostra particolarmente padrona di quella parte di partita che dal mediogioco va verso il finale. Così un punto intero per lei si trasforma in mezzo punto equamente diviso dopo 68 mosse.

Dal canto suo, anche Lei Tingjie non fa molto per operare il sorpasso motu proprio, dal momento che a sua volta spreca contro la russa Kateryna Lagno una posizione di grande vantaggio alla 26a mossa (perché cambiare un Cavallo in posizione molto buona rimane un mistero). Qui c’è la patta per ripetizione alla 40a. L’unica vittoria arriva così da Vaishali Rameshbabu, con l’indiana che batte l’ucraina Anna Muzychuk con il Nero, mentre tra la russa Aleksandra Goryachkina e l’indiana Humpy Koneru è patta.

12° TURNO – OPEN

NEPOMNIACHTCHI-PRAGGNANANDHA 0,5-0,5

NAKAMURA-FIROUZJA 1-0

ABASOV-GUKESH 0-1

CARUANA-VIDIT 1-0

12° TURNO – DONNE

SALIMOVA-TAN ZHONGYI 0,5-0,5

LAGNO-LEI TINGJIE 0,5-0,5

MUZYCHUK-VAISHALI 0-1

GORYACHKINA-KONERU 0,5-0,5

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