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Se Sinner è quello visto con Korda, la terra rossa fa meno paura

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Sinner / IPA Sport

Una lezione di tennis per Sebastian Korda. Ha questi connotati la prestazione del secondo turno del Masters1000 di Montecarlo di Jannik Sinner. 6-1 6-2 lo score in favore del n.2 del mondo che ha esordito splendidamente in questa stagione sulla terra rossa. Ci si chiedeva quale sarebbe stato il rendimento sul mattone tritato del pusterese e una prima prestazione è arrivata.

Una partita da 17 vincenti e 9 errori gratuiti (4 solo nel secondo set), con dati notevoli negli scambi: 31-25 nei quattro colpi; 20-8 tra 5 e 8 colpi; 14-7 oltre i 9 colpi. Un dominio suggellato dal totale di 65 punti a 40 rispetto al suo avversario. Ci ha provato Korda a mettere in difficoltà dal lato del dritto Sinner, ma l’italiano ha mostrato una solidità incredibile e nei fatti ha provocato tanti degli errori dello statunitense, al di là di quello che le statistiche possono contare come “non forzati”.

Si è mosso bene Jannik, mettendo in mostra un’affinità con la superficie nonostante i pochi giorni di allenamento. Appena cinque giornate per tornare calcare il rosso, dimenticando quanto accaduto nove mesi fa al Roland Garros, con quella cocente eliminazione al secondo turno per mano del tedesco Daniel Altmaier. Questo però è un Sinner con tantissime certezze, dettate dai sei titoli conquistati dopo gli US Open 2023, tra cui uno Slam (Australian Open) un Masters1000 e la Coppa Davis (23 vittorie in 24 match nel 2024).

Indubbiamente, anche la conoscenza dei campi su cui si gioca può aver aiutato l’altoatesino nel rapido adattamento, ma questo vale anche per altri che risiedono nel Principato e il rendimento messo in mostra dal giocatore tricolore non è paragonabile. Ci sarà da mettere a punto il servizio, visto che oggi solo il 49% di prime è stato messo in campo e fa impressione se parliamo di una partita dominata…

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