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Sinner portabandiera? L’umiltà dell’azzurro: “Altri più meritevoli di me. Bolt insegna che…”

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Una presa di posizione molto chiara. Jannik Sinner è stato uno dei protagonisti del Media-Day a Montecarlo, sede del Masters1000 che terrà banco questa settimana. La stagione sulla terra rossa ha preso il via e l’evento nel Principato è tra i più importanti. Non semplice per i giocatori riuscire ad adattarsi in breve tempo al mattone tritato, dopo diverse settimane sul cemento.

Una difficoltà sottolineata dallo stesso Sinner in conferenza stampa, dicendo chiaramente di non avere grandi aspettative per questo torneo. Un’occasione per approfondire anche altri temi. Come riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Jannik si è anche espresso sulla sua possibile candidatura a portabandiera della spedizione tricolore per le Olimpiadi di Parigi.

Le Olimpiadi si giocano ogni quattro anni e non puoi sapere cosa accadrà in futuro. Per questo sono nella mia top-list. Sul portabandiera ho la mia idea: è giusto che sia qualcuno che abbia già vinto un oro. Sono consapevole di aver contribuito a rendere il tennis più popolare, ma noi abbiamo gli Slam, le Finals e la Davis: l’Olimpiade è un torneo importante, ma pur sempre un torneo“, le parole di Sinner riportate dalla Rosea.

Per gli altri atleti i Giochi sono il coronamento di 4 anni di lavoro. Mi ricordo di un’intervista a Bolt: diceva che si preparava un quadriennio per una corsa che dura meno di 10″, mentre tanti vorrebbero tutto in due mesi. Ecco, credo che sia quello di Bolt il vero spirito olimpico. Certo, se me lo offrissero, lo prenderei in considerazione“, ha concluso l’altoatesino (fonte: Gazzetta dello Sport).

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