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Tennis, Jannik Sinner e la sfida sulla terra rossa: meno punti in scadenza dei rivali e una forma migliore del 2023

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Sinner / LaPresse

E ora la sfida della terra rossa. Messa alle spalle l’avventura del Sunshine Double, il massimo circuito internazionale del tennis si sposta sul mattone tritato e la curiosità non manca rispetto alle prestazioni di Jannik Sinner. Dati alla mano, l’altoatesino (n.2 del mondo) ha dimostrato dal post US Open 2023 a oggi di essere il tennista più forte per risultati e continuità di rendimento.

I numeri da questo punto di vista rafforzano quanto detto:

  • 42 vittorie e 3 sconfitte dal post US Open 2023 a oggi;
  • 6 titoli in 10 tornei affrontati, ivi compresa la Coppa Davis;
  • 22 vittorie nelle ultime 23 partite giocate nel 2024;
  • 3 titoli nel 2024 (Australian Open, ATP500 Rotterdam, Masters1000 Miami);
  • 11 vittorie e 2 sconfitte dal post US Open 2023 a oggi contro i tennisti della fascia “Top-5”;

E quindi è da capire se l’adattamento alla terra sarà positivo o meno. Simone Vagnozzi, intervistato da Repubblica, si è detto fiducioso delle prospettive del suo allievo, in un percorso che inizierà nel Masters1000 del Principato di Monaco: “Montecarlo, con i pochi giorni che avremo per adattarci, sarà una delle fasi più delicate che avremo durante l’anno. Ma per Jannik è importante giocare qualche match sulla terra, si prender parte a questo 1000 tranquilli, cercando di fare il meglio possibile, sapendo che è un adattamento. Poi avremo Madrid, Roma e Parigi ma, come tutte le cose, valuteremo di settimana in settimana. Io sono convinto che Jannik sarà molto competitivo anche sulla terra. E, alla fine, era questo l’obiettivo: poter arrivare in fondo in tutti i tornei“, ha dichiarato il coach italiano.

Una convinzione dettata dal periodo vissuto dal 22enne pusterese e dai miglioramenti apportati al suo gioco, come ad esempio l’esecuzione molte efficace dei colpi in topspin, dal lato del dritto in particolare, che potrebbe tornargli molto utile sul rosso. Un avvicinamento diverso rispetto al 2023, quando i riscontri erano stati comunque ottimi negli States (semifinale a Indian Wells e Finale a Miami), ma probabilmente Sinner si presentava con un po’ di stanchezza nella stagione scorsa, anche per il modo in cui aveva perso l’atto conclusivo in Florida contro il russo Daniil Medvedev.

Nel 2024 il percorso è stato differente e la maniera in cui ha ottenuto il secondo 1000 della carriera, concedendo appena 7 game in semifinale e Finale ai suoi avversari a Miami, la dice lunga. Inoltre, il classe 2001 del Bel Paese può anche partire dal presupposto di avere meno punti in scadenza rispetto ai suoi avversari fino al prossimo Roland Garros. Di seguito la situazione:

1 Novak Djokovic – 2.315 punti
2 Jannik Sinner – 585 punti
3 Carlos Alcaraz – 2.265 punti
4 Daniil Medvedev – 1.280 punti
5 Alexander Zverev – 1.025 punti
6 Andrey Rublev – 1.330 punti
7 Holger Rune – 1.835 punti
8 Casper Ruud – 1.935 punti
9 Grigor Dimitrov – 420 punti
10 Hubert Hurkacz – 235 punti

Questo aspetto potrebbe consentirgli anche di programmare con una certa serenità la successione dei tornei che, sulla carta, prevede Montecarlo, Madrid, Roma e Parigi. Alcuni sostengono che, in caso di bella prestazione nel Principato, Jannik possa tirare il fiato e non prendere parte al 1000 madrileno per essere al meglio sulla terra del Foro Italico e dello Slam francese. Si ragionerà sul da farsi, ma di sicuro non ci sarà troppa ansia nel percorso.

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