Pallavolo
Volley, Monza continua a sognare! Schianta Perugia in gara-2 e pareggia la finale scudetto
Monza ha sconfitto Perugia per 3-2 (25-20; 23-25; 21-25; 25-19; 15-11) nella gara-2 della finale scudetto di volley maschile. I brianzoli, sempre più rivelazione di questa stagione, hanno fatto festa di fronte al proprio pubblico della Opiquad Arena e hanno pareggiato la serie (1-1) dopo che giovedì sera avevano perso in trasferta per 3-1. Perugia è crollata sul 2-1, quando sembrava avere ormai in mano il pallino del gioco, e si complica così il cammino verso la conquista del secondo tricolore della propria storia.
I ragazzi di coach Massimo Eccheli, testa di serie numero 5 nei playoff e che nei turni precedenti hanno eliminato due corazate come Civitanova e Trento (Campione d’Italia), hanno saputo rimontare i Block Devils da 1-2 e non vogliono smettere di sognare. Si tornerà in campo giovedì 25 aprile per la cruciale gara-3 al PalaBarton: chi vince si guadagnerà la prima occasione per conquistare lo scudetto. Al momento la certezza è che si tornerà a giocare nella tana del Vero Volley tra sette giorni per la gara-4.
Prova di grande spessore da parte di Stephen Maar (28 punti, 4 muri), in doppia cifra anche gli altri attaccanti Eric Loeppky (13) e Ran Takahashi (14) sotto la regia di Fernando Kreling. In luce anche i centrali Gabriele Di Martino (6 punti, 3 muri) e Gianluca Galassi (7), ottimo il libero Marco Gaggini. A Perugia non sono bastati il fuoriclasse Wilfredo Leon (24) e il bomber Wassim Ben Tara (20) sotto la guida di Simone Giannelli, 9 punti per il centrale Roberto Russo.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Monza spinge in avvio di primo set: parallela di Loeppky, pipe di Takahashi, muro di Galassi ed errore di Plotnytskyi per il 4-1. Perugia rientra prontamente: mani-out di Plotnytskyi, ace di Russo, errore di Loeppky (4-4). I Block Devils provano il sorpasso con Ben Tara e Russo, ma Maar è sul pezzo (11-11) e poi si scatena con mani-out e muro (14-11). Maar e Takahashi sono pimpanti (18-14), poi è Loeppky a firmare un uno-due cruciale (23-18) prima del mani-out conclusivo di Maar.
Avvio equilibrato di secondo set (8-8), sono poi una slash di Plotnytskyi e un ace di Leon a lanciare gli umbri (11-9). Il break dei Block Devils arriva con una bordata di Ben Tara, un muro di Flavio e una sassata di Plotnytskyi (15-11). Leon risulta indomabile, anche se Loeppky e Maar non mollano la presa (17-19). Folata di Takahashi e ace di Galassi per il -1 (19-20), poi la parallela di Maar vale il pareggio a quota 22. Ben Tara procura un set-point e Flavio lo concretizza con un muro su Galassi.
Sul 4-4 del terzo parziale è Perugia a scappare via: primo tempo e muro di Flavio, stampatona di Ben Tara su Maar, stoccata di Semeniuk (5-8). I brianzoli rimangono aggrappati (9-11), ma Leon risulta micidiale da posto 4, poi il vincente di Semeniuk e primo tempo di Russo per il 14-9. Monza recupera un break con Maar e Loeppky (13-15), ma Flavio e Leon tornano a fare la differenza prima della slash di Russo (16-20). Giannelli detta legge nel finale, si prodiga anche in un muro di Loeppky e chiude Ben Tara con un mani-out.
Monza vuole trascinare la contesa al tie-break: primo tempo di Galassi, pipe e ace di Maar (4-1). Leon e Semeniuk rispondono presente (6-5), ma arrivano due grandi ace di Takahashi seguiti da una sassata di Maar per il 10-5. I brianzoli doppiano gli avversari sul 12-6 con una bordata di Maar e conservano il margine in un frangente della partita caratterizzato da qualche errore in battuta (15-9). Muro di Maar su Solé (18-11) e i padroni di casa arrivano comodamente sul 20-15, amministrando e Takahashi chiude i conti.
Monza si procura il primo doppio vantaggio nel tie-break: parallela di Takahashi e muro di Di Matino (6-4), poi Takahashi gioca un bel mani-out e Leon sbaglia in attacco (7-4). Maar e Leon lottano alla pari (9-7). Maar chiude uno scambio lungo e Galassi si esalta in primo tempo (11-9), Ben Tara commette un errore letale e Galassi stampa Semeniuk per il 13-9. Un errore di Ben Tara regala a Monza il primo match-point (14-10) e Takahashi fa saltare in piedi l’Opiquad Arena.