Atletica
Zaynab Dosso verso le Olimpiadi: “Obiettivo primario, più degli Europei. Correrò anche qualche 200…”
Zaynab Dosso è stata la grande ospite dell’ultima puntata di Sprint2u, trasmissione di approfondimento sull’atletica leggera condotta da Ferdinando Savarese e andata in onda sul canale Youtube di OA Sport. L’azzurra è reduce da una stagione indoor strepitosa, in cui ha demolito il suo record italiano sui 60 metri (7.02 a Torun) conquistando soprattutto una storica medaglia di bronzo ai Mondiali di Glasgow.
Dosso ha cominciato l’intervista ripercorrendo il suo travagliato 2023: “Nella stagione indoor non ho potuto correre perché mi sono infortunata. Poi all’aperto mi sono rimessa in sesto, ma mi sono fatta male subito prima della mia gara d’esordio outdoor a Savona e quello per me è stato un incubo. Poi mi sono procurata di nuovo lo stesso infortunio prima della Coppa Europa e ho capito che c’era qualcosa che non andava“.
“Abbiamo cominciato a fare delle analisi per capire meglio cosa stuzzicasse così il mio bicipite, perché era veramente infastidito da qualcosa. Mi sono lesionata prima il sinistro, poi il destro, poi di nuovo il sinistro, tutti e due nello stesso punto. In quel periodo abbiamo lavorato tantissimo sulla tecnica e finalmente abbiamo cambiato scarpe, così magicamente i mille problemi non si sono più presentati. D’estate sono stata bene, ma ho avuto la sfortuna di non poter fare tante gare. Ho partecipato solo ai Mondiali di Budapest e ad un’altra competizione dopo, quindi è stata una stagione breve ma intensa“, prosegue l’emiliana.
Sulla costruzione dell’ultima stagione indoor: “Da settembre, quando ho cominciato la preparazione, la mia mente era totalmente sul fatto di essere sana e di poter correre forte. Pensavo solo a quello. In quel periodo stavo molto bene, poi ho avuto la conferma quando sono andata a Tenerife al caldo, in cui abbiamo alzato l’intensità. Quando tu lavori credi di poter fare qualcosa, poi quando sei lì che ti confronti anche con altre atlete, ho visto che ero una spanna sopra e mi sono detta di portare quella convinzione anche in gara. Prima la mia paura era quella di non riuscire a esprimere il mio potenziale, quindi andavo a ricercarlo con troppa foga. Invece qua avevo la sicurezza di correre e basta, senza guardare le altre“.
Sul suo stato di forma ai Mondiali di Glasgow: “A marzo sarei potuta andare ancora più su, mentre nei giorni del Mondiale abbiamo avuto qualche problemino che può capitare quando corri a quelle velocità. Ho avuto un problema con una scarpa e me l’hanno inviata il giorno della gara, quindi ho dovuto gestire mille cose. Penso di essere arrivata lì al 100% dal punto di vista mentale, mentre fisicamente magari queste pecche si presentano. In quel momento non potevo stare meglio di febbraio, perché c’erano altre condizioni, avevo appena iniziato ed ero fresca, mentre quando arrivi alle ultime competizioni con il motore con cui avevo corso è veramente difficile, almeno per me che sono appena entrata in questo mondo, reggendo tre turni“.
Sui tanti eventi in agenda nel 2024: “All’inizio ero molto preoccupata della programmazione così fitta, ma mi fido del mio allenatore e mi ha spiegato come imposteremo il lavoro in base al periodo, quindi penso si possa fare anche guardando al resto del mondo, visto che in America per esempio stanno già gareggiando. Fare una gara ad inizio maggio per poi continuare la preparazione verso gli Europei di Roma non ti toglie nulla, anzi, forse è un’aggiunta per attivare i nervi in anticipo in vista di Roma e poi riposarsi prima di Parigi”
Sul recente raduno staffette a Roma in vista delle World Relays qualificanti per Parigi: “L’atmosfera era molto bella. C’eravamo io e Lorenzo (Simonelli, ndr) che siamo un po’ un’aria fresca anche per tutti gli altri, che possono vedere che anche loro possono puntare sempre più in alto. In staffetta c’era un bell’ambiente, andavamo tutti d’accordo e pensavamo già alle World Relays e alle Olimpiadi. È stato bello ritrovarsi. Tra due settimane andremo in Florida, a Miami, poi il 30 aprile ci sposteremo a Nassau“.
Dosso ha poi dato alcune anticipazioni sulla sua programmazione: “La mia prima gara individuale della stagione outdoor dovrebbe essere a Savona. Poi una piccola chicca: quest’anno forse farò anche qualche 200, vedremo. Sono molto curiosa di vedere quello che può uscire fuori. L’ultimo 200 che ho fatto ero junior e al coperto, quindi devo ripartire quasi da zero. Il mio personale è 24.01 indoor, avevo 17-18 anni“.
Sugli obiettivi dell’estate: “Sono scaramantica. Se dicessi il tempo che voglio fare, sarebbe come mettermi un limite e un palo. Io so che sto bene, il tempo sui 60 fa pensare a quello che potrei fare, ma si rimane lì e non voglio fissare un crono per i 100. Se punto maggiormente alle Olimpiadi o agli Europei di Roma? Sicuramente le Olimpiadi. L’Europeo è in casa e sarà una cosa bellissima, ma l’apice per un’atleta è l’Olimpiade. I Giochi poi sono ogni quattro anni, mentre gli Europei ci saranno già tra due anni“.
Questo e tanto altro nella video intervista integrale a Zaynab Dosso, nell’ultima puntata di Sprint2u.