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Tennis
Ambesi avverte Sinner: “L’anca si cura con il riposo. Se ci giochi sopra, può diventare cronica e poi…”
Massimiliano Ambesi, telecronista di Eurosport, è stato ospite dell’ultima puntata di Tennis Mania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport, e si è soffermato in maniera dettagliata su quanto successo negli ultimi giorni a Sinner, Alcaraz e Medvedev: “Questo tennis è estremamente logorante. Il numero 1 al mondo si è preso le sue settimane di riposo, ha l’età che ha, deve centellinare le apparizioni ed è un discorso a parte. Il numero 2 si ritira, il numero 3 non giocherà a Roma, il numero 4 si è infortunato e difficilmente lo vedremo a Roma: evidentemnte c’è un problema di logorio fisico“.
L’esperto ha poi proseguito: “Sono tanti tornei. Sinner ha fatto 30 partite in questa stagione, è quello che ha giocato di più tra questi quattro. Bisogna fare delle scelte, non condivido il regolamento che impone la presenza in otto di nove Masters 1000: se ne vinco sette e poi mi faccio male non ho diritto al premio? Avere Madrid e Roma attaccati è discutibile. Questo calendario è troppo logorante per gli atleti, finisce che a Montecarlo, Madrid e Roma avrai quattro semifinalisti diversi: bello per l’equilibrio ma insomma… Se Sinner non gioca a Roma per me fa bene. Per me devi essere nelle condizioni di poter rinunciare a un torneo senza avere conseguenze“.
Sulla condizione fisica di Jannik Sinner: “Un’infiammazione all’anca non è banale, va risolta con riposo e antinfiammatori, non ti puoi neanche allenare: io da allenatore lo avrei fermato e non lo avrei mandato a Madrid perché ho altri obiettivi. Conosco altri atleti con problemi all’anca, ci sono momenti in cui non puoi gareggiare e rischi infortuni agli arti inferiori. Dopo la partita con Kotov si sentiva di giocare, nel terzo set contro Khachanov è stato eccezionale, poi a freddo ha sentito dolore, i movimenti non erano naturali, non si è allenato e si è deciso di non giocare. Quel tipo di problema ti obbliga a ragionare in quel modo“.
Massimiliano Ambesi ha approfondito quel discorso: “È lo stesso problema di un pattinatore italiano di alto livello (Matteo Rizzo, ndr): è andato agli Europei e la settimana dopo si è operato perché non c’erano alternative. Ha fatto medaglia agli Europei, ma poi discorso finito per la stagione. Con quel problema funziona così: devi aspettare che il dolore vada via. Se continui a giocarci diventa cronico e allora devi operarti: quando finisci sotto i ferri non sai come ne esci. Sinner si è ritirato perché il problema all’anca non gli permetteva di rischiare, gli obiettivi sono chiari. Si è posto l’obiettivo di Roma: io con un minimo di dolore direi di rinunciare a Roma, poi ci sarà il tempo in futuro di vincere, ma evidentemente è un obiettivo perché un italiano non vince da cinquant’anni. Con queste assenze il tabellone diventerà leggero, ma per me gli obiettivi sono Parigi, Wimbledon e Olimpiadi. Per me non doveva andare a Madrid: alcuni dicono che era importante per i punti e diventare numero 1, ma diventarlo a giugno o a luglio o a settembre cosa cambia?”.
In ottica qualificazione alle Olimpiadi degli italiani: “Sinner, Musetti e Arnaldi possono dormire sonni tranquilli, per il resto è battaglia. Darderi può fare punti pesanti a Cagliari, Cobolli e Sonego inseguono, Berrettini è distaccato anche perché può finire la settimana a 300 punti di distacco da Darderi e iniziano a essere tantini. Saranno obbligati a giocare dappertutto, chi perderà a Roma andrà a giocare il Challenger di Torino. Vavassori e Bolelli sono qualificati in doppio e quindi diventa difficile che Sinner possa giocare con Sonego, perché ogni azione può portare massimo sei atleti dello stesso sesso: ci sono quattro individualisti e poi hai il doppio di Vavassori-Bolelli“.
Sempre sulle Olimpiadi: “Nadal al momento sarebbe fuori perché ci sarebbero almeno quattro spagnoli davanti a lui. Deve raccogliere punti pesanti per entrare con le sue forze, ma penso che poi magari troveranno una soluzione all’interno del sistema spagnolo. Se la wild card non va a Nadal, allora Murray e Wawrinka sarebbero interessati, perché deve andare a un campione Slam in attività, ma fuori dai Giochi per classifica. I russi possono fare il doppio? Teoricamente è una prova a squadre…“.