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Atletica, Jacobs in crescita e Pietro Arese da record. Warholm sconfitto, Ingebrigtsen in tuffo, Gebrhiwet da brividi

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Marcell Jacobs
Jacobs / Lapresse

A Oslo (Norvegia) è andata in scena la sesta tappa della Diamond League, il massimo circuito internazionale itinerante di atletica leggera. Splendida serata con il record del mondo sfiorato sui 5000 metri per mano di Gebrhiwet, il duello tra Warholm e Dos Santos sui 400 ostacoli, il record italiano di Pietro Arese sui 1500 metri, il miglioramento di Marcell Jacobs sui 100 metri.

RISULTATI DIAMOND LEAGUE OSLO

1500 METRI (MASCHILE) – La notte del record italiano firmato da Pietro Arese, che dopo 34 anni riesce a migliorare lo storico primato di Gennaro Di Napoli. Il piemontese corre un eccellente ultimo giro e stampa un bel 3:32.13, chiudendo in ottava posizione. Il norvegese Jakob Ingebrigtsen vince tuffandosi letteralmente sul traguardo: il Campione Olimpico si è imposto in 3:29.74 (miglior prestazione mondiale stagionale), precedendo di tre centesimi il keniano Timothy Cheruiyot. Terzo il francese Azeddine Habz (3:30.80).

Pietro Arese si regala la notte da favola: record italiano dei 1500, crolla Genny Di Napoli dopo 34 anni

100 METRI (MASCHILE) – C’era grande attesa per Marcell Jacobs, reduce dalla deludente uscita di Ostrava (10.19). Il Campione Olimpico è partito abbastanza bene e sul lanciato non ha sfigurato, mancando però negli ultimi dieci metri. Il velocista lombardo si è migliorato sensibilmente rispetto alle gare di Jacksonville (10.11) e Roma (10.07), chiudendo al quarto posto con il tempo di 10.03 (0,4 m/s di vento a favore): buoni segnali verso gli Europei, ma c’è ancora tanto da migliorare. Il sudafricano Akani Simbine ha vinto in 9.94 davanti al giapponese Abdul Hakim Sani Brown (9.99) e al camerunense Emmanuel Eseme (10.01), mentre il britannico Jeremiah Azu (miglior europeo dell’anno con 9.97) si è stirato e la sua presenza a Roma è in dubbio.

Marcell Jacobs cresce tra partenza e lanciato: manca il finale, accarezza i 10” e si lancia verso gli Europei

5000 METRI (MASCHILE) – Gara letteralmente spaziale. L’etiope Hagos Gebrhiwet ha firmato il secondo tempo della storia, chiudendo in 12:36.73 ad appena 1.37 secondi dal record del mondo timbrato dall’ugandese Joshua Cheptegei il 14 agosto 2020 a Monaco. Record nazionale, world lead, personale davanti al connazionale Yomif Kejelcha (12:38.95, personale) e all’ugandese Jacob Kiplimo (12:40.96, personale).

400 OSTACOLI (MASCHILE) – Era una delle gare più attese della serata per la presenza dell’idolo di casa Karsten Warholm. Il primatista mondiale (45.94) e Campione Olimpico è partito a razzo dalla corsia sette, presentandosi sul rettilineo in vantaggio di misura sul brasiliano Alison Dos Santos ma poi sbatte contro l’ultima barriera poiché in affanno fisicamente e così il sudamericano vince in 46.63 (miglior prestazione mondiale stagionale) davanti al padrone di casa (46.70), terzo Kyron McMaster dalle Isole Vergini Britanniche (48.49).

400 METRI (MASCHILE) – Record europeo. Il britannico Matthew Hudson-Smith si avvicina al muro dei 44 secondi e si impone in 44.07, togliendo 19 centesimi al suo precedente primato continentale. Distanziati il grenadino Kirani James (44.58) e lo statunitense Vernon Norwood (44.68).

LANCIO DEL DISCO (FEMMINILE) – La nostra Daisy Osakue avvicina lo stagionale di 63.48 e con un lancio da 63.29 è terza alle spalle della cinese Bin Feng (67.89) e della croata Sandra Elkasevic (66.48).

LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Il lituano Mykolas Alekna strappa il record del meeting al papà Virgilijus, spedendo l’attrezzo a 70.91. Il primatista mondiale con il 74.35 di Ramona ha battuto l’australiano Matthew Denny (67.61) e lo svedese Daniel Stahl (66.80).

200 METRI (FEMMINILE) – Sigillo della statunitense Brittany Brown (22.32) davanti all’ivoriana Marie-Josèe Ta Lou Smith (22.36) e alla britannica Daryll Neita (22.50).

400 METRI (FEMMINILE) – La dominicana Marileidy Paulinoi ha dettato legge in 49.30 davanti alla polacca Natalia Kaczmarek (49.80) e alla statunitense Alexis Holmes (50.40).

SALTO CON L’ASTA (MASCHILE) – Vince lo statunitense Lightfoot KC superando 5.82 metri al primo tentativo. Alle sue spalle il greco Emmanouil Karalis e il filippino Ernest Obiena con 5.72 alla seconda.

400 OSTACOLI (FEMMINILE) – Non si scende sotto il muro dei 54 secondi. Tripletta giamaicana firmata da Rushell Clayton (54.02), Andrenette Knight (54.63) e Janieve Russell (55.07). La nostra Ayomide Folorunso parte bene, ma poi va in apnea tra l’ostacolo in curva e il seguente rettilineo, chiudendo al settimo posto con un alto 56.06 alla sua prima uscita stagionale nella specialità di cui è primatista nazionale (53.89).

3000 METRI (FEMMINILE) – L’australiana Georgia Griffith ha trionfato con il record oceanico (8:24.20) riuscendo a battere l’etiope Likina Amebaw (8:24.29) e l’australiana Jessica Hull (8:25.82).

SALTO TRIPLO (MASCHILE) – Non arrivano grandissime misure. Affermazione del burkinabé Hugues Fabrice Zango con 17.27 metri, a precedere l’algerino Yasser Triki (17.25) e il cubano Lazaro Martinez (16.85).

800 METRI (FEMMINILE) – La sudafricana Prudence Sekgodiso vince in 1:58.66 davanti alla giamaicana Natoya Goule-Toppin (1:59.10) e all’australiana Catriona Bisset (1:59.29). La nostra Elena Bellò è quarta in 2:00.05, a 22 centesimi dallo stagionale.

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