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Tennis
ATP Madrid 2024, Carlos Alcaraz: “In questo momento non possiamo pensare ad altro che a vincere il titolo”
Dopo una battaglia di tre ore Carlos Alcaraz ha staccato il biglietto per i quarti di finale del Masters 1000 di Madrid, continuando la difesa del titolo già vinto nelle ultime due edizioni del torneo. Ora per il numero tre del mondo ci sarà la sfida con il russo Andrey Rublev.
Alcaraz ha commentato così la sfida in conferenza stampa: “Ci sono stati alti e bassi, momenti positivi e momenti negativi. Con un break di vantaggio nel secondo set ho servito per chiudere. In quei momenti in cui ero in vantaggio, alla fine lui ha ribaltato la situazione. Credo che la chiave sia stata rimanere positivi, rimanere lì, rimanere forti, cercare di non mollare in nessun momento e lottare fino all’ultima palla”.
Proprio sulle difficoltà di chiudere l’incontro, visto che anche nel terzo set si è trovato avanti di un break, con il pensiero dell’infortunio al braccio: “Alla fine, è sempre difficile chiudere un incontro con o senza disagio, pensando all’avambraccio o non pensando all’avambraccio. Alla fine il nervosismo per la chiusura del match ci sarà sempre. Oggi l’ho sentito. Anche lui ha fatto la sua parte, alla fine ho servito bene e lui risposto altrettanto. Forse su alcune palle avevo la possibilità di chiudere il match e non ci sono riuscito, ma non lo attribuisco al problema dell’avambraccio, ai dubbi sul non pressare o sul pressare, ma semplicemente al fatto di essere molto nervoso in quel momento e per questo è stato difficile per me chiudere la partita”.
Sulla volontà di arrivare fino in fondo al torneo: “Ora voglio giocare altre 3 partite. All’inizio del torneo avevo firmato per giocare 3 o 4 partite, per vedere come andavano le sensazioni, per migliorare un po’ alla volta e ora che ho giocato 3 partite la verità è che le sensazioni sono state molto buone, molto positive e ora pensiamo a cercare di andare avanti. In questo momento non possiamo pensare ad altro che a vincere il titolo”.
Sulla sfida con Rublev nei quarti: “Rublev è un buon giocatore, ha un ottimo tennis, molto aggressivo. Ho già giocato contro di lui una o più volte, l’ho visto giocare molto, mi sono allenato molto con lui e più o meno conosco il suo livello, più o meno so come affrontarlo, ma sarà un match molto difficile. Dovrò sfruttare le occasioni che mi si presenteranno, e sono sicuro che lui me ne darà qualcuna. Lui ha giocato 2 set e ha finito presto, io ho giocato per 3 ore e ho finito più tardi. Il tempo di recupero non è lo stesso, ma una volta in campo tutta la fatica accumulata e tutte le ore passate in campo sono dimenticate”.
Sulla striscia di successi consecutivi a Madrid salita a quattordici: “È una grande statistica. Ovviamente in un luogo così speciale come Madrid, come questo torneo, avere una striscia di vittorie così lunga è bello e alla fine farò anche parte della storia del torneo insieme a Rafa. Per me è meraviglioso”