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Basket: Virtus Bologna a +22, rimontata e poi salvata da Cordinier per il 2-0 nella semifinale. Venezia cade ancora

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Cordinier, Pajola / Ciamillo

Si discuterà all’infinito sui due fischi finali, quelli che decidono il match e che premiano entrambi Isaia Cordinier. Com’è come non è, la Virtus Segafredo Bologna batte l’Umana Reyer Venezia anche in gara-2 per 79-78 e si porta sul 2-0 in semifinale scudetto. Con la serie che si sposta al Taliercio, il passivo diventa pesante da rimontare per la squadra di Neven Spahija, apparso molto arrabbiato alla fine. Top scorer tutti con 14 punti: da una parte Marco Belinelli, dall’altra Jordan Parks e Aaron Simms.

E dire che all’inizio per la Virtus pare tutto (fin troppo) facile, con Shengelia, Pajola e Dunston che fanno letteralmente tutto ciò che vogliono da qualunque parte si girino. Il punteggio raggiunge molto in fretta il 14-4, ma il punto è che Bologna non si ferma lì. Arrivano i rinforzi (Hackett, Polonara e Mickey), e solo nel finale Venezia riesce a dare un minimo di speranza alle proprie quotazioni con Heidegger da tre (28-15 dopo 10′).

La musica, molto semplicemente, non cambia nel periodo successivo, con Bologna che va anche ad avere 18 punti di vantaggio per due volte. Si sblocca anche Belinelli ed è un bene per i padroni di casa, che toccano anche il +19 proprio nelle fasi finali arrivando a quota 14. Venezia non ha chiavi di volta, se non Tucker che di fatto regge da solo la situazione con sei tiri liberi che portano il punteggio sul 47-30 all’intervallo.

Nel terzo periodo con Abass da tre la Virtus tocca anche le 22 lunghezze di vantaggio, il che sembra chiudere la partita. Chi non è particolarmente d’accordo è Spissu, che cerca di tenere in vita la situazione veneziana. Lentamente, in un modo o nell’altro, la Reyer, nonostante qualche mirabolante spettacolo creato da Belinelli per Mickey, riesce ad avere da Simms, De Nicolao e Tucker la forza di andare a riprendere un divario quantomeno accettabile. E a 10′ dal termine il 64-57 significa una sola cosa: tutto riaperto.

Alla ripartenza è ormai evidente che la Reyer è pronta ad azzannare la Virtus, perché la fiducia è veramente alta e Parks lo fa capire bene, schiacciando in rovesciata per ribadire il concetto. Simms, De Nicolao, ancora Parks, e c’è anche Casarin: tutti questi creano quanto pareva impossibile, cioè il -1 lagunare. A poco meno di 3′ dalla fine arriva il sorpasso, e nel modo più incredibile: Spissu serve Parks che, spalle a canestro e in aria, segna una cosa quasi impossibile. Da quel momento in poi è lui a dilagare su tutta la linea nell’attacco veneziano, mentre dall’altra parte pareggiano prima Cordinier (1/2) e poi Hackett. Proprio il play pesarese non trova il successivo nuovo aggancio  (1/2), ma sul 77-78 Tucker spinge di spallata Cordinier: fallo in attacco con 20″7 da giocare. Il francese penetra, subisce il fallo di Simms in penetrazione e a -4″ ha in mano due liberi pesantissimi che realizza. Tucker riceve dalla rimessa, s’incarta e neanche tira: le V nere vanno sul 2-0.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-UMANA REYER VENEZIA 79-78

BOLOGNA – Belinelli* 14, Pajola* 5, Dobric, Mascolo, Shengelia* 5, Hackett 9, Mickey 9, Polonara 11, Zizic 2, Dunston* 9, Abass 5, Cordinier* 10. All. Banchi

VENEZIA – Spissu* 6, Heidegger 6, Casarin 3, De Nicolao 11, Janelidze ne, Kabengele ne, Parks* 14, Brooks 2, Simms 14, Wiltjer*, Tucker* 13, Tessitori* 9. All. Spahija

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