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Curling, Claudio Pescia dimesso da DT dell’Italia: “Olimpiadi sopravvalutate, portano a comportamenti strani”

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Italia curling / WCF/Celine Stucki

Claudio Pescia si è dimesso dal ruolo di Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di curling. Il 60enne, che da giocatore ha difeso i colori di Italia e Svizzera, ha raggiunto risultati notevoli alla guida degli azzurri, tra cui spiccano l’oro con la coppia mista alle Olimpiadi 2022, tre medaglie ai Mondiali e ottime prestazioni con gli juniores.

IL MESSAGGIO DI CLAUDIO PESCIA

Ho deciso di dimettermi da allenatore nazionale e direttore ad alte prestazioni di Curling Italia. È stata una decisione difficile, ma alla fine, devi fidarti dei tuoi sentimenti. È stata una grande sfida aiutare questo piccolo paese del curling a raggiungere i vertici del mondo. L’Italia ha raggiunto risultati storici in brevissimo periodo:
• UOMINI: prima medaglia di sempre ai mondiali, due volte medaglia di bronzo, numero 1 nella classifica a squadre, vinto 3 titoli del Grande Slam di fila
• DONNE: medaglia d’argento agli Europei, top 10 nella classifica a squadre e nazione
• DOPPIE MISTE: Campioni Olimpici 2022
• JUNIOR MEN: prima medaglia in assoluto ai Mondiali, secondo classificato nel 2024
Credo di lasciare Curling Italia in uno stato competitivo. Ha uno staff di allenatori e supporto di livello mondiale, insieme ad alcuni degli atleti più talentuosi ed esperti pronti a puntare a obiettivi più grandi. Inoltre, abbiamo creato le basi per la prossima generazione per garantire uno sviluppo sostenibile.
Perché partire nel bel mezzo del viaggio olimpico? Dal mio punto di vista, le Olimpiadi sono sopravvalutate e possono portare a comportamenti strani in alcune persone. Il mio impegno appassionato è sempre stato dedicato allo sport del curling stesso piuttosto che impegnarsi in politica o amministrazione.
Le competizioni specifiche di curling come i campionati mondiali ed europei, le nazionali, il World Curling Tour e soprattutto il Grande Slam del Curling sono la “cosa vera!” Sono molto grato e mi sento fortunato ad aver vissuto così tanti momenti salienti e successi con grandi atleti e membri dello staff dopo un duro lavoro e anche contrattempi insieme. “In bocca al lupo” per il viaggio rimasto e il tempo oltre il 2026. Gli amici saranno amici. Ciao!

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