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Formula 1

F1, a Imola la “prima” di Lewis Hamilton come ferrarista in pectore. Cambierà l’atteggiamento dei tifosi verso di lui?

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Lewis Hamilton
Hamilton - La Presse

C’è un tema interessante riguardo l’imminente Gran Premio di Emilia Romagna. Sarà la prima volta di Lewis Hamilton in Italia da ferrarista, seppur in pectore. Il trentanovenne britannico vestirà i colori Mercedes, ma come tutti sappiamo è destinato a infilarsi in una tuta rossa a partire dal 2025.

Questa dinamica cambierà l’atteggiamento dei sostenitori del Cavallino Rampante nei suoi confronti? Il veterano inglese non è mai stato particolarmente amato da più agguerriti fan della Scuderia di Maranello. D’altronde, perché avrebbe dovuto esserlo? In una logica partigiana come quella del tifo, Hamilton è a lungo stato “il nemico”.

L’inglese si è presentato in F1 nel ruolo di antagonista della Ferrari, quando questa lottava per vincere i Mondiali con Kimi Räikkönen e Felipe Massa. Dopodiché, Lewis è stato in concorrenza – diretta o indiretta – con Fernando Alonso per la conquista di un paio di iridi. Infine, ha rappresentato l’anti-Vettel per antonomasia.

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Tuttavia, dal prossimo anno, i destini del Cavallino Rampante e di Hamilton diventeranno uno solo. In passato i ferraristi hanno accolto in maniera diametralmente opposta l’arrivo di alcuni top-driver ancora avversari, ma prossimi a diventare alfieri della Scuderia più amata dagli italiani.

Il caso più eclatante, in positivo, è quello di Alain Prost. Il francese, a inizio anni ’80, a Monza era stato addirittura bersagliato da un lancio di sassi, tanto che dodici mesi dopo decise di presentarsi scortato da una guardia del corpo, temendo di essere aggredito. Tuttavia, quando nel 1989 arrivò in Brianza con un contratto firmato, venne accolto come un eroe.

Viceversa, l’episodio più sorprendente riguarda Michael Schumacher, nonostante non sia mai stato in concorrenza diretta con la Ferrari. Nel 1995 a Monza comparvero striscioni del tenore “meglio secondi con Alesi che primi con Schumacher”. Come sono evolute le cose, e quanto sia stato amato il tedesco, lo sappiamo. Il primo impatto non fu, però, il proverbiale “colpo di fulmine”.

Cosa accadrà con Hamilton a Imola? I tempi sono cambiati, si sa. Però Lewis sarà oggetto di più attenzioni del solito, con una marea di richieste di selfie e autografi anche da parte di chi lo ignorava? Oppure ci saranno indifferenza e freddezza? Lo scopriremo nei prossimi giorni e sarà proprio il diretto interessato a spiegare le sue sensazioni. Nell’attesa di tingersi di rosso in tutto e per tutto.

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