Formula 1
F1, il GP di Miami dice che la Red Bull può essere battuta. Una speranza per la Ferrari in vista del resto del 2024?
Al di là dell’incredibile coincidenza statistica relativa a Lando Norris, il Gran Premio di Miami di Formula 1 ha fornito un responso interessantissimo, ovverosia che la Red Bull può essere battuta, indipendentemente da problemi di affidabilità.
D’accordo, la safety car ha aiutato la McLaren (e detto male alla Ferrari), cionondimeno il giovane britannico – che, per inciso, conferma di essere fra i tre/quattro piloti più talentuosi nell’attuale panorama del Circus – ha successivamente legittimato la sua affermazione, mettendo “a cuccia” Max Verstappen.
Qualcosa di simile lo si era già visto lo scorso anno a Baku, quando fu Sergio Perez a sfruttare al meglio le dinamiche legate alle tempistiche dell’ingresso della vettura di sicurezza, lasciando poi a bocca asciutta il Cannibale. Il messicano, però, disponeva della stessa auto dell’olandese volante. Dunque, caso affine, ma non analogo.
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La Ferrari può guardare a Imola con fiducia, anche perché nell’autodromo di casa la SF-24 si presenterà in versione riveduta e corretta. È dunque lecito aspettarsi un passo avanti in termini di prestazioni rispetto a quanto di buono (seppur non ottimo) visto sinora.
Magari il Mondiale andrà comunque a Verstappen e alla Red Bull, anzi si tratta dello scenario più probabile, a prescindere da chi sta lasciando Milton Keynes. Tuttavia, la RB20, per quanto superiore alla concorrenza, non è imbattibile come la RB19. Situazione che concede a tutti gli altri la possibilità di togliersi più soddisfazioni del previsto nell’arco del 2024. Cavallino Rampante compreso.