Formula 1
F1, Kimi Antonelli impressiona nei test di Imola con la W13 e conferma la sua candidatura per un posto in Mercedes nel 2025
Bilancio molto positivo e ottimi segnali in prospettiva futura per Kimi Antonelli al termine della due giorni di test andata in scena tra lunedì 29 e martedì 30 aprile all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Il giovane pilota bolognese, attualmente impegnato nel campionato di Formula 2 con il Team Prema dopo aver vinto tutto negli ultimi due anni tra Formula 4 e Formula Regional, ha dimostrato subito un ottimo adattamento alle velocità e al carico aerodinamico di una Formula Uno prima al Red Bull Ring di Spielberg (con la W12 del 2021) e poi sul circuito del Santerno.
Il 17enne di Casalecchio di Reno ha avuto la possibilità di guidare sul tracciato romagnolo la Mercedes W13, ovvero la prima di questa nuova generazione di monoposto a effetto suolo utilizzata per il Mondiale 2022. Un test particolarmente impegnativo dunque per il driver italiano, che ha dovuto fare i conti con una vettura senza pance (venne utilizzato il concetto zero sidepod) difficile da mettere a punto e da governare anche a causa di un porpoising eccessivo.
Messo alla prova con un programma di lavoro graduale, Antonelli ha risposto presente chiudendo il day-1 senza sbavature e con un ritmo molto costante nei vari long-run da 10-12 giri con gomme dure. Martedì i tecnici di Brackley hanno deciso di alzare il coefficiente di difficoltà, montando la mescola media e accorciando i run (con meno benzina nel serbatoio) per abbassare progressivamente i tempi sul giro anche grazie ad una mappatura di motore sempre più spinta.
Nella sessione pomeridiana della seconda giornata di test privati il prodotto del Mercedes Junior Team si è dunque guadagnato l’opportunità di spingere forte e andare a caccia della prestazione. Dopo essersi migliorato notevolmente con la mescola media, sempre senza errori, Kimi ha infine effettuato un paio di run con gomme soft e solo 15 kg di carburante. Il crono siglato dall’emiliano nell’ultimo time-attack è stato davvero notevole, sull‘1’17” basso, anche se resta impossibile fare paragoni con il weekend di gara del 2022 (avvenuto al quarto round della stagione e con condizioni meteo variabili).
Per trovare un riferimento più indicativo è stata infatti presa in considerazione la performance di Oscar Piastri con la McLaren MCL36 a metà marzo proprio in quel di Imola. L’australiano, a parità di gomme (morbide), girò in 1’17″9 a fine giornata. Certo, quella versione della macchina papaya non era eccezionale e le condizioni ambientali trovate in questi giorni da Antonelli sulle rive del Santerno sono state ottimali, ma i risultati dell’azzurro avrebbero sorpreso positivamente gli uomini di Toto Wolff.
Sembra assolutamente utopico lo scenario di vederlo in azione “tra i grandi” già a metà maggio durante il GP dell’Emilia-Romagna sulla Williams al posto di Logan Sargeant (come paventato da Joe Saward), anche perché la FIA dovrebbe concedergli una deroga speciale non essendo ancora maggiorenne e non avendo la patente di guida, tuttavia resta forte a questo punto la sua candidatura per sostituire Lewis Hamilton in Mercedes già nel 2025.