Artistica
Ginnastica artistica, le pagelle dell’Italia agli Europei: Esposito spaziale, D’Amato caparbia, Iorio di fioretto, Andreoli grintosa
L’Italia ha dominato in maniera perentoria gli Europei 2024 di ginnastica artistica femminile andati in scena alla Fiera di Rimini. La nostra Nazionale ha conquistato ben cinque medaglie d’oro sulle sei a disposizione: memorabile sigillo con la squadra (il terzo della storia), la leggendaria tripletta di Manila Esposito (concorso generale individuale, trave, corpo libero), l’affermazione di Alice D’Amato alle parallele asimmetriche.
In aggiunta sono arrivati anche l’argento di Alice D’Amato nell’all-around, il secondo posto di Elisa Iorio sugli staggi e il bronzo di Angela Andreoli al corpo libero per un bottino complessivo di otto allori. Un’apoteosi totale nella miglior rassegna continentale di sempre per i nostri colori (vinto il medagliere come a Monaco 2022) e che fa ben sperare in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024. Di seguito le pagelle delle cinque italiane scese in pedana in terra romagnola.
PAGELLE ITALIA EUROPEI GINNASTICA ARTISTICA
MANILA ESPOSITO: 10 E LODE. Leggendaria. La 17enne campana ha scritto la storia della ginnastica artistica italiana: prima azzurra a vincere tre medaglie d’oro individuali nella stessa edizione degli Europei (Vanessa Ferrari si fermò a due nel 2007), la più titolata dell’albo d’oro al pari della bresciana e di Alice D’Amato (4). Un autentico prodigio che si è meritata questi grandi risultati grazie ad abnegazione e caparbietà, lavorando sodo per crescere in maniera dirompente nelle ultime due stagioni, senza mai tirarsi indietro e credendo in maniera convinta nei propri mezzi. Ha vinto il concorso generale individuale come soltanto Ferrari e Asia D’Amato sono riuscite a fare, prima italiana a imporsi alla trave nella storia continentale, trionfatrice al corpo libero come Vanessa, trascinante nell’apoteosi di squadra. L’allieva di Camilla Ugolini è entrata definitivamente in una nuova dimensione e ora può togliersi tante soddisfazioni.
ALICE D’AMATO: 9. Si conferma Campionessa d’Europa alle parallele asimmetriche, conquistando il secondo titolo continentale consecutivo sugli staggi e salendo sul podio per la quarta volta in carriera. La 21enne genovese ha ribadito di essere la padrona di questa specialità in campo continentale e proverà a togliersi delle soddisfazioni alle Olimpiadi di Parigi 2024, intanto ha eguagliato mostri sacri come Nadia Comaneci, Elena Mukhina e Nina Derwael, capaci di imporsi per due volte di fila a questi livelli. Oltre allo splendido argento nell’all-around (dopo il bronzo di dodici mesi fa, a festeggiare con Esposito la prima storica doppietta dell’Italia), va premiato l’eccezionale carattere dell’azzurra, che ha saputo gareggiare con le lacrime agli occhi per l’infortunio della sorella, non mollando un colpo e onorando l’impegno nonostante le difficoltà. Un pilastro della squadra, contribuisce al trionfo non soltanto con la pennellata sul suo attrezzo ma anche con il consueto doppio avvitamento al volteggio e una bella zampata alla trave.
ANGELA ANDREOLI: 8,5. Partiamo dall’alloro individuale di peso, ovvero la medaglia di bronzo al corpo libero, la seconda in carriera dopo quella conquistata due anni fa. Andando oltre ai metalli, però, quello che è piaciuto maggiormente della giovane bresciana è stata la capacità di adattarsi alle difficoltà e di rispondere presente quando la squadra ne ha avuto bisogno: Asia D’Amato si è infortunata in qualificata e così la 17enne è dovuta salire alle parallele asimmetriche, attrezzo che originariamente non avrebbe dovuto affrontare. L’azzurra è stata così brava che ha addirittura concluso al terzo posto nel concorso generale individuale, non prendendo la medaglia di bronzo soltanto per la stupida regola dei passaporti che prevede la premiazione di massimo due connazionali (Manila Esposito e Asia D’Amato erano davanti a lei). Angela Andreoli ha convinto per completezza e concretezza degli esercizi, soprattutto tra trave e quadrato, lanciando una seria candidatura per la sua convocazione alle Olimpiadi.
ELISA IORIO: 8,5. Si regala la prima medaglia individuale agli Europei, eseguendo un eccellente esercizio alle parallele asimmetriche che le vale la medaglia d’argento alle spalle di Alice D’Amato. La 21enne emiliana festeggia anche l’oro con la squadra, il primo della sua carriera visto che due anni fa era assente a Monaco a causa di un infortunio. Il lavoro svolto con grande tenacia ha finalmente portato a un risultato ampiamente meritato e che certifica la caratura tecnica e agonistica di questa atleta. Bravissima a sostituire al volo l’infortunata Asia D’Amato, piazzando l’avvitamento al volteggio in qualifica (non era previsto il suo impiego) ed eseguendo un corpo libero di contenimento in finale. Ha dei picchi ed è completa: difficile rinunciare a lei alle Olimpiadi.
ASIA D’AMATO: S.V. Un enorme in bocca al lupo per un pronto recupero, sperando che l’entità dell’infortunio non sia grave e che possa rimettersi presto per continuare a inseguire il sogno della seconda convocazione alle Olimpiadi. La 21enne genovese si è toccata il ginocchio sinistro dopo aver eseguito un elemento acrobatico al corpo libero e ha deciso di interrompere in anticipo il proprio esercizio. Eravamo soltanto alla seconda rotazione delle qualifiche, in precedenza aveva fornito una prova di sostanza alla trave. L’azzurra è reduce da due anni tribolati, caratterizzati da un doppio infortunio: nel 2022 alla caviglia durante la finale al volteggio agli Europei (dopo essersi imposta sul giro completo), nel 2023 a crociato e menisco sempre alla tavola in occasione di una tappa di Coppa del Mondo.