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Ginnastica artistica, l’Italia è la squadra più forte d’Europa. Quali prospettive alle Olimpiadi? Punteggio da podio

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Italia ginnastica artistica / IPA Agency

L’Italia si è laureata Campionessa d’Europa, vincendo la gara a squadre di ginnastica artistica femminile per la terza volta nella storia. Dopo i sigilli del 2006 e del 2022, la nostra Nazionale è tornata sul gradino più alto del podio dominando la finale del team event andata in scena alla Fiera di Rimini. Le Fate si sono imposte con il punteggio di 164.162, nonostante l’assenza dell’infortunata Asia D’Amato che potrebbe essere costata un punto abbondante (stimiamo in cinque decimi la mancanza del suo doppio avvitamento e in sette-otto decimi l’assenza della sua prova al corpo libero) e un po’ di stanchezza fisica dovuta alle intense finali di specialità del giorno precedente e al turno preliminare di giovedì.

Si tratta di un riscontro di grande rilievo, perché agli ultimi Mondiali avrebbe permesso di salire sul terzo gradino del podio (la Francia si fermò a 164.064) nella gara vinta dagli USA (167.729) davanti al Brasile (165.530). Le ragazze del DT Enrico Casella hanno offerto una prova di grande rilievo sotto il profilo tecnico e agonistico, in chiusura di una rassegna continentale che ha portato in dote ben cinque medaglie d’oro sulle sei a disposizione: la tripletta di Manila Esposito (concorso generale individuale, trave corpo libero) e il sigillo di Alice D’Amato alle parallele asimmetriche, ma anche il secondo posto della genovese nell’all-around, l’argento di Elisa Iorio sugli staggi, il bronzo di Angela Andreoli al corpo libero.

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Mancano meno di tre mesi alle Olimpiadi di Parigi 2024 ed è scontato pensare a quali potrebbero essere gli scenari per l’Italia ai Giochi. Il quintetto tricolore può lottare per una medaglia nella gara a squadre, con l’auspicio che ci siano a disposizione tutti i migliori elementi della rosa e tutti in ottime condizioni fisiche. Questa squadra ha tutte le carte in regola per puntare al podio alla pari con il Brasile di Rebeca Andrade e Flavia Saraiva (già battuto due settimane fa al Trofeo di Jesolo), alla Francia di Melanie De Jesus Dos Santos (la capitana era assente agli Europei), alla Cina (spesso però fallosa nelle finali), alla Gran Bretagna (ieri battuta di due punti, ma erano assenti le gemelle Jennifer e Jessica Gadirova, oltre a Ondine Achampong) e al Giappone, dando per super favoriti e difficilmente battibili gli USA di Simone Biles.

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L’Italia si è rivelata la squadra più forte del Vecchio Continente e il movimento nazionale è in grandissima salute, ma ora bisognerà provare a cogliere qualcosa in più del titolo europeo. Dopo il bronzo ai Mondiali 2019 e la quinta piazza ai Mondiali 2023 (purtroppo il terzo gradino del podio sfumò con la caduta finale di Alice D’Amato alle parallele), dopo il quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo 2020, questa fantastica generazione merita qualcosa di memorabile. Il Bel Paese è salito sul podio della gara a squadre olimpica soltanto una volta: argento ad Amsterdam 1928. E l’unica altra medaglia femminile nella rassegna a cinque cerchi porta la firma di Vanessa Ferrari (argento al corpo libero a Tokyo 2020).

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