Artistica
Ginnastica artistica, l’Italia vuole lo scettro agli Europei: Fate per la terza corona della storia, gara a squadre da vivere
L’Italia vuole chiudere in bellezza gli Europei 2024 di ginnastica artistica femminile e sogna di fare suonare l’Inno di Mameli alla Fiera di Rimini al termine dell’evento clou della rassegna continentale. La nostra Nazionale si presenterà con i favori del pronostico alla finale a squadre, che andrà in scena oggi pomeriggio (a partire dalle ore 15.00) e punta a conquistare il terzo titolo della propria storia dopo quelli del 2006 e del 2022.
Le Fate hanno giganteggiato in qualifica rifilando quattro punti di distacco alla Gran Bretagna, ma in questo atto conclusivo si ripartirà da zero e si adotterà lo spietato format del 5-3-3: tre atlete salgono su ogni attrezzo, tutti i punteggi vengono considerati e non c’è la possibilità di scartare il peggiore come invece accade nel turno preliminare. Le ragazze del DT Enrico Casella potrebbero accusare un po’ la stanchezza degli ultimi giorni, ma sono indubbiamente le più forti del lotto come dimostrano le quattro medaglie d’oro conquistate.
Manila Esposito ha firmato una splendida tripletta trionfale tra concorso generale individuale, trave e corpo libero. Alice D’Amato si è confermata sul trono alle parallele asimmetriche e ha portato a casa anche l’argento nell’all-around. Elisa Iorio ha festeggiato un bel secondo posto sugli staggi, Angela Andreoli si è messa al collo il bronzo al quadrato. Purtroppo non sarà della partita Asia D’Amato, infortunatasi nel turno preliminare: un eventuale successo sarà sicuramente dedicato alla genovese.
L’Italia, che lo scorso anno concluse al secondo posto alle spalle della Gran Bretagna, incomincerà la propria avventura al volteggio schierando Manila Esposito, Alice D’Amato e Angela Andreoli. Alle parallele asimmetriche sarà sempre la campana ad aprire la rotazione seguita da D’Amato e Iorio. Alla trave toccherà ad Andreoli, Esposito e D’Amato. Chiusura al corpo libero con Esposito, Iorio e Andreoli.
La rivale più accredita è la Gran Bretagna, priva però delle gemelle Gadirova e di Achampong: Alice Kinsella, Rebecca Downie, Georgia-Mae Fenton, Abigail Martin sembrano inferiori. La Francia e la Romania dovrebbero essere le altre pretendenti al podio. Sulla carta sono attardate Spagna, Olanda, Germania e Svezia.