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Ciclismo
Giro d’Italia 2024: i promossi e bocciati dopo la seconda settimana. Pogacar e Milan dominanti, Bardet e Alaphilippe risorti, Tiberi rimandato
Altra giornata di pausa, la seconda e ultima del Giro d’Italia, e tiriamo un po’ le somme. Andiamo di promossi e bocciati: vediamo il resoconto dopo 15 tappe.
PROMOSSI
TADEJ POGACAR – Un dominio quasi imbarazzante. In questa seconda settimana il fenomeno della UAE Team Emirates ha messo praticamente una seria ipoteca su questo Giro d’Italia. Un weekend perfetto, prima con una cronometro da applausi e poi con la grande impresa chiusa sul Mottolino. Quasi sette minuti di vantaggio con sei tappe ancora da disputare: era la sua Corsa Rosa, la sta onorando da fenomeno.
FILIPPO ZANA – Una seconda settimana assai positiva per lui, in cui si è definitivamente vestito del ruolo di capitano della Jayco AlUla. Una buona cronometro e riesce a tenere a lungo le ruote dei migliori in salita: se continua così la top 10 non è un miraggio, e per lui sarebbe l’ingresso in una nuova dimensione.
JONATHAN MILAN – Gli si erano tirate un po’ le orecchie al termine della prima settimana per l’unica vittoria ottenuta, nonostante sembrasse il velocista più forte in gruppo. Finalmente lo ha dimostrato: dominante a Francavilla al Mare e a Cento per la personale tripletta, maglia ciclamino messa sotto chiave. E le chance di pokerissimo sono davvero concrete.
ROMAIN BARDET – Lo avevamo dato per spacciato, e invece l’esperto francese si è rimesso sulla mappa grazie alla fuga di Bocca della Selva, tornando meritatamente in top 10. La gamba ora sembra funzionare bene dopo il brutto inizio e vuole andare a caccia della top 5.
JULIAN ALAPHILIPPE – Se lunedì scorso era tra i bocciati per il modo in cui si è fattto battere a Rapolano Terme, in questi sette giorni abbiamo rivisto sprazzi del vecchio Loulou. La tappa di Fano era praticamente disegnata sulle sue caratteristiche e non si è fatto pregare, con un’azione da altri tempi. Ma nonostante tutto, continua a provarci. E probabilmente continuerà su questa strada.
BOCCIATI
ANTONIO TIBERI – Chiariamo, siamo estremamente ingenerosi. Influisce molto il risultato del Mottolino in cui si è staccato dai migliori nel momento più duro, riuscendo comunque a limitare i danni. Più che altro, il motivo di questo piazzamento è perché forse al momento gli manca qualcosina per poter essere un uomo da podio in un Grande Giro, quel cambio di ritmo nelle pendenze più dure. Più che bocciato, rimandato: si rifarà appieno. E magari già nell’ultima settimana.
TIM MERLIER – Seconda settimana da figurante per il velocista della Soudal-Quick Step, che non è riuscito mai a farsi vedere nelle occasioni che gli offriva il Giro. La maglia ciclamino era il suo obiettivo, ma ormai è praticamente una chimera.
LUKE PLAPP – Dopo un discreto inizio, l’australiano della Jayco AlUla è praticamente uscito dagli schermi di questo Giro d’Italia, finendo sullo sfondo. Un vero e proprio peccato anche perché sembra aver perso interesse a farsi notare, potrà continuare a crescere per essere un giorno più performante.
GIULIO PELLIZZARI – Respinto con perdite al primo Grande Giro della carriera. Solo nella giornata verso Livigno è riuscito ad entrare in fuga, non diciamo che doveva arrivare in top 20 ma ci si attendeva qualcosa di più. Ha una settimana per mettersi il coltello tra i denti ed andare a caccia, anche per testarsi definitivamente a queste altitudini.