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Ciclismo
Giro d’Italia 2024, Jonathan Milan: “Sono mancate un filino le gambe nel finale”
Un’altra beffa per Jonathan Milan. bruciato per meno di mezza ruota sul lungomare di Napoli da Olav Kooij nella nona tappa del Giro d’Italia 2024. Questa mattina non si aveva la sicurezza di un arrivo a gruppo compatto, ma per come si è svolta la giornata l’acquolina in bocca del successo è cresciuta chilometro dopo chilometro. Sempre al vento nel finale, l’azzurro ha dovuto anticipare lo sprint per riprendere un indemoniato Jhonatan Narvaez, e così facendo negli ultimi metri è stato superato dall’olandese del Team Visma | Lease a Bike.
Uno sprint lunghissimo dopo dieci chilometri conclusivi ancora una volta palpitanti, in un’edizione n.107 della Corsa Rosa che ogni giorno regala spunti nuovi e interessanti. La Lidl-Trek ha fatto un lavoro straordinario nella seconda parte della giornata, dopo aver lasciato all’inizio alla Alpecin – Deceuninck l’onere di controllare, andando a chiudere tutti gli attacchi e conducendo la grande rincorsa all’ecuadoriano. Milan, guidato come sempre da un’eccezionale Simone Consonni, è partito a duecento metri dalla fine sul centro della strada, prendendosi in faccia tutto il vento, e Kooij è stato perfetto ad uscire alla sua destra negli ultimi cento metri.
Visibilmente deluso e affaticato Milan dopo la tappa ai microfoni Rai: “È stata una giornata bella impegnativa nel finale, ho cercato di tenere duro e di spendere il meno possibile nelle salite e nei piccoli strappetti. – esordisce l’azzurro – Sapevo che sarebbe diventato veramente faticoso per me anche con questi attacchi, ci aspettavamo questo finale“. Il classe 2000 poi passa ai complimenti per la sua squadra: “I ragazzi mi hanno accompagnato al meglio possibile, son partito con il mio sprint e forse sono mancate un filino le gambe nel finale“.
Uno dei componenti del quartetto che a Parigi andrà a difendere il titolo olimpico analizza poi il suo sprint, non nascondendo il rammarico per un piccolo errore: “Quando sono uscito dalla ruota di Consonni sono partito sulla destra, mentre all’interno lui mi aveva lasciato lo spazio. Ho fatto la volata un pelo più lunga di quello che si poteva fare“. Ma è stato quello che ha privato l’azzurro della seconda vittoria in questa edizione del Giro? “Con il senno di poi non so se avrei vinto, veramente a me penso solo che mi siano mancate un po’ le gambe oltre a questo piccolo errore. Dispiace perché anche i ragazzi hanno fatto tanto per me, volevo chiudere la giornata nel migliore dei modi“. Sincero fino in fondo l’azzurro, che non si nasconde ed ora avrà almeno altre due occasioni nella seconda settimana per rimpinguare il bottino di successi.