Ciclismo

Giro d’Italia 2024, l’ira di Ben O’Connor: “Una delle gare peggio organizzate, sono dei dinosauri”

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Giro - Lapresse

Una mattinata intensissima, rocambolesca, che ormai è diventata però un’abitudine per il Giro d’Italia. Polemica tra corridori ed organizzazione, che alla fine si è risolta in favore degli atleti: viste le condizioni meteo che hanno reso impraticabile la prima parte della sedicesima tappa (con la neve caduta sia a Livigno che sulla Cima Coppi dell’Umbrail Pass), sono stati neutralizzati i primi 70 chilometri della frazione e si ripartirà da Spondigna.

Molta l’attesa per le squadre, con grandi discussioni nelle ore (e i minuti) che precedevano il via. L’obiettivo di RCS era quello di partire ugualmente da Livigno, ma con l’estremizzarsi delle condizioni la direzione di gara è stata costretta a fare un passo indietro. Non hanno accettato al meglio la situazione però i corridori, con Ben O’Connor, quarto della classifica generale, che si è scagliato pesantemente contro la direzione: “Penso che sia probabilmente una delle gare peggio organizzate. Questo non sarebbe mai successo nel 99% delle altre situazioni. È un peccato, nel 2024 ci sono ancora dinosauri che davvero non vedono il lato umano delle cose”. 

Prosegue nella sua intervista ad Eurosport: “Io la tappa la vorrei correre, ma penso sia chiaro che bisogna partire dopo la salita per poter avere un finale ed evitare la neve a 2500 metri”. 

Riferendosi chiaramente alla direzione di corsa il corridore della Decathlon AG2R La Mondiale Team ha poi continuato: “Mi piacerebbe vederli in gara al nostro posto, farci salire sulla moto e fare la partenza di questa tappa e avere la loro risposta dopo un paio d’ore. Vorrei che potessero sperimentarlo in modo che avrebbe un’idea di cosa significhi veramente piuttosto che salire su una macchina”.

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