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Ciclismo

Giro d’Italia 2024, le qualità di Giulio Pellizzari. Nel 2025 il salto nel World Tour per obiettivi ambiziosi

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Giulio Pellizzari
Giulio Pellizzari / VF Group Bardiani - CSF Faizanè & Sprint Cycling

In una giornata da tregenda, piena di risvolti, anche polemici, il Bel Paese può gioire al Giro d’Italia 2024. Non ci sarà un corridore del livello di Tadej Pogacar, non ce l’avremo probabilmente a lungo, ma Giulio Pellizzari oggi ha dimostrato di poter, nei prossimi anni, conquistare dei grandissimi risultati nelle tappe di montagna.

Il classe 2003 ha messo in mostra tutte le sue qualità verso l’arrivo di Monte Pana: nonostante il freddo e la pioggia è andato all’attacco, ha dato tutto (sbagliando e non poco in discesa, dote assolutamente da migliorare), ed è stato l’ultimo ad arrendersi alla rimonta spettacolare della Maglia Rosa, cogliendo però in ogni caso un secondo posto di lusso.

Se Pogacar nel dopo gara ti viene a cercare, ad abbracciare, ti regala gli occhiali e la Maglia Rosa e poi si congratula con te davanti ai microfoni non è un caso. Le parole dello sloveno sono chiare: “Gli auguro di poter vincere una tappa magari già in quest’ultima settimana”.

Il salto nel World Tour è ormai scontato: la VF Group – Bardiani CSF – Faizanè dovrà godersi il proprio talento ancora per poco, poi arriveranno le grandi squadre (si parla di Movistar o Bora-hansgrohe). Al momento non può essere considerato uomo da Grandi Giri, ma per le salite è già una possibile carta da giocare, pronto a vincere una tappa, con la speranza che arrivi già prima.

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