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Giro d’Italia 2024, Pogacar mette il sigillo sul Monte Grappa. L’Italia sorride con Tiberi e Pellizzari

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Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Lapresse

L’aveva annunciata e non poteva tradire il pubblico che lo stava aspettando festante: la ventesima tappa del Giro d’Italia 2024, quella della doppia scalata al Monte Grappa, con arrivo a Bassano del Grappa, è ovviamente tutta di Tadej Pogacar. Sesto successo in questa Corsa Rosa per il fenomeno sloveno della UAE Emirates che ha dato spettacolo in ogni modo. Per lui è festa in attesa della passerella finale di domani a Roma.

Pronti, via sotto la pioggia subito attacchi. Tra i primi a muoversi Davide Ballerini (Astana Qazaqstan) e Lorenzo Germani (Groupama-FDJ) che hanno guadagnato circa 20” sul plotone. Successivamente si sono agganciati Nicola Conci, Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck), Henok Mulubrrhan (Astana-Qazaqstan), Ruben Fernandez (Cofidis), Andrea Vendrame (Decathlon-Ag2R La Mondiale), Edward Theuns (Lidl-Trek), Pelayo Sanchez (Movistar), Andrea Pietrobon (Team Polti-Kometa) e Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizané).

Il gruppo però questa volta non ha lasciato spazio con la UAE Emirates che si è messa a tirare in favore della Maglia Rosa. A provare ad anticipare i tempi è stato Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) che in solitaria è andato a raggiungere tutti i fuggitivi riuscendo a cogliere la prima piazza momentanea. È stata solo un’illusione: Tadej Pogacar è scattato sulla seconda ascesa al Monte Grappa ed ha staccato tutti i rivali, raggiungendo il giovane azzurro e andando poi via in solitaria. Una cavalcata spettacolare quella dello sloveno che ha ingranato una marcia irraggiungibile per gli avversari.

Alle spalle dello sloveno Antonio Tiberi, Dani Martinez ed Einer Rubio hanno staccato parzialmente Geraint Thomas e Ben O’Connor che si sono poi rifatti sotto in discesa. In ogni caso per l’azzurro grande prestazione, che gli è valsa la Maglia Bianca di miglior giovane.

Pogacar in trionfo a braccia alzate con un inchino verso il pubblico. Alle sue spalle a oltre 2′ il gruppo dei migliori regolato da Paret-Paintre davanti a Martinez e Tiberi, sesto invece Pellizzari.

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