Ciclismo
Giro d’Italia 2024: Tadej Pogacar domina da Cannibale sul Mottolino, Antonio Tiberi va in crisi
Un Cannibale al Giro d’Italia: nella tappa più dura, la quindicesima, che chiude la seconda settimana, ecco che Tadej Pogacar ha voluto mettere la sua ennesima firma. Timbra il poker la Maglia Rosa in cima al Mottolino: impresa solitaria da parte dello sloveno della UAE Emirates che esalta tutto il popolo del ciclismo con un capolavoro che solo il corridore più forte al mondo può timbrare.
Dodici uomini hanno preso l’iniziativa nella primissima fase di gara: Simone Velasco, Davide Ballerini (Astana-Qazaqstan), Davide Bais (Team Polti-Kometa), Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizané), Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck), Harrison Wood (Cofidis), Laurence Pithie , Lewis Askey, Olivier Le Gac (Groupama-FDJ), Lilian Calmejane (Intermarché-Wanty), Bert Van Lerberghe (Soudal-Quick Step) e Caleb Ewan (Jayco-AlUla). Il gruppo sembrava pronto a rialzarsi, ma dal GPM di Lodrino in poi si è infiammata del tutto la corsa, con un continuo ribaltamento di fronte.
È partito dal plotone un drappello di addirittura cinquanta uomini, che è andato a raggiungere la fuga del mattino dopo il Colle San Zeno, con il Gruppo Maglia Rosa ben gestito dalla UAE Emirates, sempre a debita distanza e senza grandi rischi. Non c’è stata molta collaborazione davanti, vista la presenza di tantissimi corridori: si sono alternati in tanti in testa alla corsa, alla fine subito dopo il Mortirolo (sul quale non ci sono stati gli scontri attesi) sono evasi una decina di uomini.
Narvaez, Conci, Geschke, Steinhauser, Quintana, Alaphilippe, Piganzoli, Valter, Storer e Covili si sono lanciati verso il finale, con Steinhauser ad anticipare tutti e ad approcciare in solitaria il Passo di Foscagno, ma su di lui si è riportato di gran stile un ritrovato Quintana. Nel frattempo però nel plotone Maglia Rosa la UAE Emirates ha alzato l’andatura con Rafal Majka a lanciare Tadej Pogacar. A 13 chilometri dal traguardo la Maglia Rosa ha portato il suo attacco, staccando tutti i rivali.
Da lì è iniziato il vero spettacolo di giornata: un fulmine che ad uno ad uno è andato a recuperare e staccare tutti i componenti della fuga del mattino (ultimo Quintana), lanciandosi ad inizio Mottolino verso il trionfo in solitaria. Show assoluto per la Maglia Rosa, ennesima volta a braccia alzate, battendo Quintana e Steinhauser.
Nel gruppo dei migliori Ineos Grenadiers a prendere in mano la situazione con Arensman a guidare Geraint Thomas: l’unico a seguire il gallese è stato Daniel Martinez (Bora-hansgrohe), per loro 2’49” di ritardo, con Ben O’Connor che ha ceduto pochissimi secondi dai rivali diretti per il podio. In casa Italia difficoltà per Filippo Zana, che ha ceduto 47” dagli altri big, mentre 1’10” quelli persi da un Antonio Tiberi in gran crisi.