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Giro d’Italia 2024, Tadej Pogacar: “Oggi volevamo solo controllare, poi si è spaccato il gruppo…”

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Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - LaPresse

Tutto troppo facile. Massimo risultato con il minimo sforzo, senza regalare niente a nessuno. Il cannibale Tadej Pogacar colpisce ancora e vince sul Monte Pana la sua quinta tappa dell’edizione n.107 del Giro d’Italia, la numero 16 della Corsa Rosa 2024. Una frazione mutilata dal maltempo, con la decisione sacrosanta, dopo una mattinata alquanto caotica, di neutralizzare i primi 70 chilometri e dare la partenza solo alla fine della discesa dell’Umbrailpass.

Nevicava a Livigno, i passi intorno erano tutti impraticabili. Inevitabile la decisione di accorciare la tappa, in una giornata in cui comunque la carovana ha preso acqua dal primo all’ultimo metro. Grande battaglia per far andare via la fuga, con la prima ora corsa a velocità folli. Attaccanti che però non hanno preso troppo spazio per via del lavoro della Movistar, che però si è rivelato un buco nell’acqua per i capitani della compagine spagnola. E allora tutto è stato servito su un piatto d’argento per lo sloveno, che senza neanche scattare ha solo aumentato l’andatura negli ultimi duemila metri, raccogliendo in un batti baleno tutti quelli che aveva davanti.

L’ultimo ad arrendersi è stato un encomiabile Giulio Pellizzari, che ha visto svanire il sogno a ottocento metri dalla fine. L’alfiere della UAE Team Emirates non ha mai scattato, è solo salito del suo passo senza fare un minimo di fatica e ha seminato tutti, esultando contando le vittorie di tappa. “La giornata è incominciata in maniera particolare, non sapevamo cosa fare quando siamo partiti per fortuna è andato tutto bene. – esordisce Pogacar – Era una buona fuga davanti per noi, volevamo rilassarci un un po’. Ma poi la Movistar ha spinto, ha chiuso sugli attaccanti e sono andati molto forte“.

Una vittoria non cercata, non era certo l’obiettivo della squadra emiratina, ma arrivata in maniera naturale. “Negli ultimi due chilometri abbiamo provato a controllare, ed è stato abbastanza. Si è spaccato il gruppo, abbiamo guadagnato”. Lo sloveno continua nella sua analisi odierna: “Oggi volevamo solo rimanere al sicuro, tranquilli, un po’ come tutti visto le condizioni meteo. – con l’argomento che si sposta inevitabilmente sulla confusione della partenza – Penso che sia stato positivo non partire da Livigno. Se avessimo quindici chilometri poi avremmo dovuto cambiarci da qualche parte, sarebbe stato un disastro organizzativo. La partenza dopo 80 chilometri è stato una buona decisione“.

Infine parole al miele per Pellizzari, al quale a fine tappa ha regalato occhiali e maglia rosa: “Oggi Giulio avrebbe voluto vincere, ci è andato molto vicino. Sono felicissimo che abbia fatto secondo comunque“. Lo sloveno poi rivela di un particolare che riguarda il giovane italiano: “Mi ha mandato una foto che ha fatto nel 2019, in cui era un bambino ma anch’io ero piccolino. Mi sembra della Strade Bianche, me lo ricordo bene. Adesso l’ho ritrovato qui in gruppo, e magari gli auguro di poter vincere una tappa in questa settimana“.

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