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Giro d’Italia 2024, Tadej Pogacar: “Squadra perfetta. Volevo chiudere vincendo”

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Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - LaPresse

È sempre e solo Tadej Pogacar show al Giro d’Italia 2024, con lo sloveno che vince anche la ventesima tappa, con arrivo a Bassano del Grappa, per suggellare il suo dominio nella Corsa Rosa numero 107. Per l’alfiere della UAE Team Emirates è il sesto successo di frazione, il quinto con la Maglia Rosa (eguagliando così niente meno che Eddy Merckx). Quella di oggi è la ciliegina sulla torta dopo tre settimane dominate, facendo andare in delirio le centinaia di migliaia di persone accorse sul Monte Grappa.

La doppia scalata è stata uno spettacolo unico per il ciclismo, e ci voleva l’assolo di Pogacar, partito a poco più di cinque chilometri dall’ultimo scollinamento, per rendere il tutto perfetto. L’aveva detto lo sloveno che voleva lasciare il segno nella tappa più iconica della terza settimana, e così dopo il Mottolino le due frazioni più prestigiose del Giro sono andate tutto al cannibale in Rosa. Meraviglioso anche il momento in cui lo sloveno ha ripreso un monumentale Giulio Pellizzari, invitando il giovane azzurro a rimanergli a ruota. Il più giovane in gara ha ceduto poco dopo, con il classe 1998 che si è involato verso il traguardo, percorrendo quasi in passerella gli ultimi seimila metri dopo la discesa salutando tutto il pubblico a bordo strada.

Non poteva esserci modo diverso per concludere l’edizione n.107 del Grande Giro corso sulle nostre strada, impreziosito e elevato in tutto e per tutto da un vincitore che forse destinato a diventare il più grande di sempre. Per il monarca di queste tre settimane sono 76 vittorie in carriera, 13 in stagione e 20 nei Grandi Giri, numeri semplicemente disarmanti. E le prime parole dopo il traguardo sono per i suoi compagni di squadra: “Abbiamo fatto un lavoro perfetto oggi. Molano e Oliveira impeccabili all’inizio per coprire gli attacchi, e per non far partire gruppi troppo grandi. Eravamo focalizzati su quello, poi tutti gli gli altri hanno fatto un attimo passo nella prima scalata sul Grappa, ero felicissimo della situazione“.

Proseguendo nell’analisi della tappa di oggi Pogacar continua: “Non abbiamo preso rischi sulla prima discesa, e poi abbiamo rispettato quello che avevamo detto nella riunione questa mattina“. Passando poi alla sua prestazione lo sloveno dice: “Avevo ottime gambe nel finale, e in salita sono riuscito a prendermi quel vantaggio tale da non dover andare a tutta in discesa. Non posso descrivere quello che ho provato con tutti i tifosi sulla salita“.

Magari non era necessario per la generale vincere anche oggi. Ma con la Maglia Rosa dalla seconda tappa e con tanti obblighi lo volevo sia per me sia per il mio team. Finire così nell’ultima tappa di montagna per me era un obiettivo e l’ho raggiunto“. Un’azione comunque proiettata al futuro:Oggi era anche un altro test prima di ciò che mi attenderà quest’estate, volevo finire il Giro con una mentalità da vincente. Adesso mi godrò qualche giorno di riposo e poi inizierò la preparazione verso il Tour de France“. Chiusura dedicata alla passerella che lo attende domani: “Non sono mai stato a Roma, voglio divertirmi e spero sia una tappa asciutta. Poi vediamo se possiamo aiutare anche Molano per la volata. Poi voglio finire, andare a casa presto per festeggiare e rilassarmi un po’“.

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