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Giro d’Italia, Giulio Pellizzari: “Ero vicinissimo al ritiro. Quando Pogacar mi ha raggiunto ho pensato…”

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Giulio Pellizzari
Giulio Pellizzari / VF Group Bardiani - CSF Faizanè & Sprint Cycling

Giulio Pellizzari ha conquistato uno splendido secondo posto nella sedicesima tappa del Giro d’Italia 2024. L’alfiere della VF Group-Bardiani CSF-Faizanè è scattato sulla salita di Pinei in compagnia di Scaroni e Costiou, ha raggiunto Alaphilippe e lo staccato, provandoci in solitaria sul Monte Pana. Quando mancava poco più di un chilometro al traguardo, però, il marchigiano è stato raggiunto da Tadej Pogacar, che ha così vinto la sua quinta tappa in questa edizione della Corsa Rosa.

Giulio Pellizzari ha chiuso con un ritardo di sedici secondi dal vincitore, a cui ha poi chiesto in regalo gli occhiali. Il fuoriclasse sloveno lo ha soddisfatto e poi, di sua iniziativa, gli ha donato anche la maglia rosa. Una giornata importante per il 20enne, che sta dimostrando di avere un bel talento e che in futuro potrà togliersi delle soddisfazioni.

Giulio Pellizzari ha espresso tutta la propria soddisfazione a Tutto Bici: “Oggi me la sentivo bene sin dalla partenza ed è una grande soddisfazione, anche perché solo cinque giorni fa ero più a casa che in gara… Avevo tosse, raffreddore, mal di gola ed ero… più di là che di qua. Ma grazie alla mia famiglia, a Massimiliano Gentili e a Leonardo Piepoli sono riuscito a rimanere in corsa e oggi ho vissuto una giornata bellissima“. Il ciclista italiano ha infatti affermato di essere stato vicinissimo al ritiro: “All’undicesima tappa ho chiamato Massimiliano Gentili e gli ho detto “io torno a casa”, ma lui mi ha insegnato a non mollare e questo risultato è per lui“.

Il marchigiano ha poi raccontato cosa ha provato quando è stato raggiunto da Pogacar e si è soffermato sull’episodio degli occhiali: “Quando l’ho visto arrivare ho pensato “Bastardo, ancora…” ma è giusto così. Gli occhiali? Mio fratello ieri mi ha scritto “trova il modo di prendere gli occhiali a Pogacar” e così sono entrato nella tenda, glieli ho chiesti e mi ha regalato anche la maglia rosa. Auguro a Tadej tutto il meglio, è un grande, è il migliore della storia. Il mio Giro? È appena all’inizio…“.

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