Ciclismo

Giro d’Italia, perché Pogacar ha disputato lo sprint a Napoli. Un giorno da gregario…

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Pogacar / Lapresse

Tadej Pogacar quando si attacca il numero dietro alla schiena non è mai trasparente. La presenza dello sloveno è sempre palpabile in ogni tappa, in ogni fase della corsa: non c’è mai una frazione interlocutoria, non c’è mai un momento in cui non sia nel vivo e tra i protagonisti.

Lo sloveno ha concluso, come da pronostico, la prima settimana di questo Giro ampiamente al comando della classifica generale, in maglia rosa. Nella tappa di Napoli, conclusasi in volata dopo i tentativi di Alaphilippe e Narvaez, si è disimpegnato in qualcosa di completamente nuovo, ossia fare l’ultimo uomo e lanciare la volata.

Il fenomeno dell’UAE Team Emirates ha dichiarato infatti dopo la tappa di aver cercato di restituire il favore al compagno Juan Sebastian Molano, che gli aveva dato una mano nei giorni scorsi. Un lancio non perfetto come ha dichiarato lo stesso Pogacar, ma l’ennesima dimostrazione della portata di questo corridore che prova a rendersi utile e protagonista in tutte le sfaccettature del ciclismo, partecipando allo sprint come in questa occasione.

Vedremo se nelle prossime tappe questo lavoro da ultimo uomo sarà ancora più utile per Molano, che ha l’obiettivo di provare a vincere una frazione. La certezza è che la maglia rosa non corre mai sulla difensiva, ma prova sempre ad attaccare e non si nasconde mai. Un atteggiamento che in un Grande Giro si ricorda ultimamente solo al Tour 2019, quando Alaphilippe in maglia gialla lanciava le volate a Viviani.

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