Tennis
Il problema all’anca di Jannik Sinner: riposo e tempi di recupero da appurare. Non si vuol giocare sul dolore
Più grave del previsto, ma sotto controllo. È un po’ questo il messaggio che arriva dalla conferenza stampa del Foro Italico di Jannik Sinner. L’altoatesino ha deciso di non rivelare esattamente il problema all’anca nello specifico, che gli ha impedito di prendere parte agli Internazionali d’Italia e rischia di compromettere anche la sua presenza al Roland Garros: “Non voglio entrare nei dettagli. Pensavamo che non fosse qualcosa di grave, poi con la risonanza abbiamo visto che c’è qualcosa che non va. La situazione è sotto controllo, mi fermerò un altro po’ se non dovessi recuperare al 100%. Non voglio buttare anni di carriera in futuro, non ho fretta“, le sue parole.
Una parte del corpo delicata l’anca, da non sottovalutare. “Le problematiche sono state segnalate in una percentuale che varia dall’8% al 27% dei giocatori di tennis“, ha spiegato all’Adnkronos Salute Andrea Bernetti, vice presidente della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa (Simfer). Il numero di infortuni all’anca nei giocatori di tennis professionisti maschili “è aumentato da meno di 10 nel 2012 a oltre 150 nel 2016. Nella storia dell’Atp Tour, diversi famosi giocatori professionisti classificati tra i primi 10 (tra cui Magnus Norman, Gustavo Kuerten, Lleyton Hewitt, Andy Murray, Bob Bryan e Tommy Haas) hanno subito infortuni all’anca“, ricorda Bernetti.
Sinner, evidentemente, proprio per non arrivare a situazioni importanti come quelli dei tennisti del passato citati ha scelto di attenersi a una linea chiara, ovvero riposo e terapie fino a quando non si sentirà al 100%. Notizie non confermate riferiscono di “flogosi peritendinea con edema osseo“, ovvero un’infiammazione con interessamento dell’articolazione. Gli esperti del settore parlano di settimane di riposo, dipendenti chiaramente dall’entità di questa criticità. Ma il tutto è accompagnato dal punto di domanda.
Il 26 maggio è previsto l’inizio del tabellone principale del Roland Garros e Sinner ha chiarito che come tempi la situazione non sia ideale, riscontrando la difficoltà anche di giocare un torneo al meglio dei cinque set. La sensazione è che sia più un “No che Sì” a Parigi, ma a questo punto la priorità è il recupero fisico ottimale. A parziale consolazione, su questa stagione sulla terra rossa i punti in scadenza sono pochi e quindi l’impatto sulla sua classifica potrebbe essere attenuato. Non resta che attendere.