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Roland Garros

Sinner taglia corto: “N. 1 o 2 non mi interessa. Sono qui per capire quanto valgo sulla terra”

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Jannik Sinner
Sinner / IPA Sport

Andare oltre i numeri. Jannik Sinner è perfettamente consapevole che al termine del Roland Garros 2024 vi potrebbe essere la possibilità di diventare il nuovo n.1 del mondo, scalzando Novak Djokovic dal trono. Nole, infatti, sarà costretto a raggiungere almeno la Finale se vorrà essere ancora in vetta. Tuttavia, Sinner è abituato a guardare al presente.

Ne ha parlato nel corso della conferenza stampa, posteriore al suo successo nel terzo turno del Major di Parigi contro il russo Pavel Kotov: “È stata una partita difficile, contro un avversario che gioca molto bene. Ci eravamo incontrati a Madrid e lui ha cambiato alcune cose. Sono contento del livello di tennis espresso e del percorso che sto facendo qui, dal momento che prima di iniziare c’erano dei dubbi“, ha dichiarato il 22enne pusterese.

Sono consapevole che per andare avanti nel torneo dovrò elevare il mio livello e migliorare fisicamente in un paio di cose. L’anca sta bene, non mi dà problemi, ma è un discorso di ritmo partita e più si gioca più hai certe sensazioni. Oggi, poi, le condizioni erano molto diverse nello stesso match: abbiamo iniziato senza il tetto, poi abbiamo giocato indoor. Ci si deve adattare“, ha precisato Jannik.

Domani Lorenzo Musetti affronterà per l’appunto Djokovic e in caso di vittoria potrebbe regalare il n.1 a Sinner, ma il pensiero dell’azzurro è il seguente: “Non ho avuto modo di incontrare Lorenzo perché credo che la nostra routine non ci consenta questo. Gli faccio un grande in bocca al lupo e io spero che sia una grande partita, perché sono un appassionato di tennis. Sinceramente, come ho già detto, non sto a pensare al n.1 o al n.2 del mondo, io sono qui a Parigi per capire che giocatore sono sulla terra e raggiungere il mio 100%“.

Parlando poi del prossimo avversario, che verrà fuori dalla sfida tra l’austriaco Ofner e il francese Moutet, Sinner ha detto: “Contro Ofner ci ho giocato molto tempo fa a livello Challenger a Ortisei, mentre con Moutet non ci siamo mai incontrati. È un tennista di grande talento, mancino e davanti al pubblico di casa sa giocare molto bene“.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini

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