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Judo, Antonio Esposito esce di scena negli ottavi dei -81 kg ai Mondiali 2024. Azzurre eliminate nei -63 kg

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Antonio Esposito
Antonio Esposito / IJF

Una chiusura con amarezza. La terza giornata dei Mondiali 2024 di judo non è stata portatrice di buone notizie per l’Italia. Sui tatami della Mubadala Arena di Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) protagoniste due categorie di peso individuali: -63 kg femminile e -81 kg maschile. Un evento importante per a definire il quadro della situazione per la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi.

Il Bel Paese puntava le proprie fiches, in particolare, su Antonio Esposito, quinto agli ultimi Europei e vincitore in stagione del Grand Prix Upper Austria. Il judoka nostrano aspirava ad andare il più lontano possibile per rientrare tra le 8 teste di serie nel torneo olimpico. La corsa di Esposito, però, si è arrestata negli ottavi di finale.

Nel primo incontro il judoka italiano è stato costretto al Golden Score dall’azero Zelim Tckaev, ma ne è venuto a capo grazie a un Te-waza / Seoi-nage. Sempre grazie a una waza-ari ottimamente eseguito a metà del confronto, Esposito si è imposto contro il portoricano Adrian Gandia. Al cospetto però del georgiano Dimitri Gochilaidze è arrivato lo stop.

Un riscontro amaro per la piega del match. Il nostro portacolori ha sorpreso nella fase centrale del confronto Gochilaidze, mettendo a segno un waza-ari. A poco più di un minuto dalla fine la beffa: Esposito ha tentato di effettuare una presa al bavero, per arrivare all’ippon, ma il georgiano è stato in grado di contrattaccare e di concretizzare la tecnica a proprio favore.

Poca strada nei -63 kg per Flavia Favorini e Savita Russo. Favorini ha pagato dazio al cospetto della messicana Prisca Awiti Alcaraz per via dei tre shido nel Golden Score, mentre la 19enne siciliana, sconfitta la belga Alessia Corrao al Golden Score (Ashi-waza / O-uichi-gari), ha incrociato la giapponese Megumi Horikawa, oro mondiale nel 2022 a Tashkent. L’incontro è stato ben gestito dalla nipponica, capace di eseguire un’ottima tecnica di immobilizzazione che ha portato all’ippon. Le due azzurre speravano di fare strada in questa competizione per aumentare le chance di ripescaggio tramite quota continentale in chiave olimpica, ma le cose sono andate diversamente.