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Judo, Asya Tavano e Gennaro Pirelli trionfanti nel Grand Slam a Dushanbe

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Asya Tavano
Asya Tavano / IJF

Una giornata da urlo per il judo italiano la terza e ultima del Grand Slam di Dushanbe 2024, evento valevole per il World Tour che mette in palio punti vitali in ottica ranking di qualificazione olimpica verso i Giochi di Parigi. Il movimento nostrano ha potuto festeggiare la doppia vittoria di Asya Tavano nei +78 kg e di Gennaro Pirelli nei -100 kg.

Per Tavano una conferma di quanto visto quest’anno, citando il secondo posto nel Grand Slam di Baku e il terzo nel Grand Slam a Tbilisi. La nostra portacolori ha colto la prima affermazione in un evento di questa tipologia, piegando al primo turno la kazaka Akerke Ramazanova (tre shido). Nei quarti di finale un waza-ari e un waza-ari-awasete-ippon hanno regalato la vittoria contro la polacca Urszula Hofman. In semifinale Asya ha obbligato ai tre shido la croata Helena Vukovic e nell’atto conclusivo, opposta all’altra polacca Kinga Wolszczak, si è concessa il lusso di un waza-ari dopo 22″ e di un ippon ai 3’41”, dopo che l’avversaria era riuscita a pareggiare il conto con un ribaltamento (waza-ari).

Grande soddisfazione anche per Pirelli. Il judoka campano, bronzo europeo nell’ultima rassegna continentale, ha dato seguito a quanto di buono visto nell’ultimo periodo. Il coreano Jonghoon Won è stato piegato da un ippon dopo 53″, mentre nei quarti di finale un waza-ari dopo 56″ è stato determinante contro il mongolo Gonchigsuren Batkhuyag. Nella semifinale, opposto al saudita Dzhafar Kostoev, un waza-ari e un waza-ari-awasete-ippon sono valsi il successo. In conclusione, contro lo svizzero Daniel Eich, i tre shido hanno dato al napoletano il secondo successo a livello Grand Slam, dopo quello di Tokyo nel 2022. Punti pesantissimi per la qualificazione a Cinque Cerchi per lui.

Si tratta della seconda volta per il Bel Paese di una doppietta in un Grand Slam. Si ricorda infatti quanto fecero ad Astana l’anno scorso Assunta Scutto e Odette Giuffrida. Di sicuro, parliamo di una grande novità in relazione ai pesi massimi.

In conclusione, nei +100 kg che hanno premiato lo strepitoso francese Teddy Riner che ha colto l’undicesima affermazione a livello Grand Slam, Kwadjo Anani è stato sconfitto al primo turno dallo spagnolo Davit Kevlishvili con un waza-ari e un Osae-Komi / Waza-ari-awasete-ippon.

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