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Judo, Kim Polling e Irene Pedrotti eliminate nei ripescaggi dei -70 kg ai Mondiali 2024

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Kim Polling / IPA Sport

Un po’ di amarezza c’è nell’epilogo del percorso di Kim Polling e di Irene Pedrotti nella quarta giornata dei Mondiali 2024 di judo. Sui tatami della Mubadala Arena di Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), le due rappresentanti del Bel Paese non sono andate così distanti dal rientrare nel discorso “medaglie” nei -70 kg di questa rassegna iridata.

Polling, che ha iniziato a competere con la Nazionale italiana dal Grand Slam di Astana dove ha ottenuto un ottimo terzo posto, sperava di replicare un piazzamento simile in questa sede anche per sigillare il pass alle Olimpiadi di Parigi. L’italo-olandese (diventata italiana dopo il matrimonio con Andrea Regis) ha iniziato contro l’uzbeka Shokhista Nazarova e con uno Yoko-sutemi-waza / Uchi-mata-makikomi e un Osaekomi-waza / Tate-shiho-gatame si è imposta. A seguire sono arrivate le affermazioni contro la croata Lara Cvjetko (tre shido) e contro la svedese Ida Eriksson (ippon).

Al cospetto della francese Marie Eve Gahie, campionessa del mondo nel 2019 e n.10 del ranking, c’è stato lo stop, con un doppio waza-ari. Polling è andata ai ripescaggi, confrontandosi con la russa Madina Taimazova e l’ippon ha sancito il settimo posto conclusivo.

Stesso piazzamento anche per Pedrotti, che aveva bisogno di qualcosa di speciale per superare nella graduatoria proprio la compagna di squadra e ribaltare in extremis le gerarchie nella qualificazione ai Giochi. L’azzurra ha ben esordito contro la bosniaca Aleksandra Samardzic (Yoko-sutemi-waza / Ko-uchi-makikomi) e si è ripetuta contro la portoricana Maria Perez.

Contro la britannica Kelly Peteren Pollard, quest’ultima è stata squalificata per Hansoku-make / Head-Dive e quindi la nostra portacolori ha raggiunto i quarti di finale. Opposta alla greca Elisavet Teltsidou, partenza a razzo di Pedrotti, avanti per waza-ari, ma la reazione dell’ellenica è stata inesorabile e l’ippon ha fatto sfumare i sogni di gloria. Nei ripescaggi, contro la giapponese Shiho Tanaka (n.14 del ranking), un doppio waza-ari è valso il termine dell’avventura per la judoka italiana.

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