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Karate
Karate, Europei Zara 2024: l’Italia conquista l’oro nel kumite maschile! Gli azzurri chiudono a quota 13 medaglie
Gli Europei 2024 di karate, in programma in questi giorni a Zara, si sono ufficialmente chiusi. Andiamo a vedere come sono andate le cose nell’ultimo giorno di gare in agenda sui tatami croati, in ottica italiana. La squadra maschile di kumite, formata da Luca Maresca, Daniele De Vivo, Lorenzo Pietromarchi, Andrea Minardi, Michele Martina, Matteo Fiore e Matteo Avanzini, si prende il titolo continentale 30 anni dopo l’ultima volta. Straordinario il cammino degli azzurri, che nella finalissima contro la Grecia sono riusciti alla fine ad imporsi per 3-1 sugli ellenici.
Non è tutto, perché in terra balcanica sono arrivati oggi anche l’argento della squadra del kata femminile (Terryana D’Onofrio, Elena Roversi e Michela Rizzo), piegata purtroppo dalla Spagna con lo score di 43.8 a 43.7, ed il bronzo di quella del kata maschile (Mattia Busato, Gianluca Gallo e Alessandro Iodice), capace di superare la rappresentativa francese col risultato di 42.70 a 41.70.
Di seguito le parole del Direttore Tecnico Luca Valdesi al sito FIJKAM: “Siamo partiti subito molto bene e nella prima giornata abbiamo conquistato 3 finali per l’oro ed 1 per il bronzo. Il secondo giorno ne abbiamo prese 1 per l’oro e 3 per il bronzo. Con il terzo giorno siamo arrivati a conquistare 10 finali, di cui 6 per l’oro e 4 per il bronzo. Inoltre, per la prima volta nella storia, entrambe le squadre di kumite hanno combattuto per l’oro in una stessa edizione. Nel kata in passato era già successo“.
“Noi arrivavamo – ha proseguito – con una necessità impellente: qualificare ai Mondiali di novembre la squadra femminile di kumite. Il nostro obiettivo primario è stato raggiunto prima ancora di arrivare alle finali. Questo ci ha dato una grandissima gioia. Tra tutte le finali per l’oro, purtroppo ne abbiamo vinta una sola, ma la categoria regina, quella del kumite a squadre. L’Italia non vinceva questo titolo da 30 anni. L’unica volta è stata nel 1994 e gareggiava anche il Presidente Benetello“.
“Questo risultato molto positivo ci ha un po’ addolcito la giornata di ieri, quando abbiamo purtroppo perso il grosso delle finalissime. Tuttavia, abbiamo anche vinto 3 finali su 4 per il bronzo, che sono anche sempre molto tese, visto che in caso di sconfitta si resta a bocca asciutta. Purtroppo ci è sfuggita quella di Veronica Brunori contro la campionessa del mondo in carica, e non era un’impresa semplice“.
“Abbiamo analizzato – ha concluso – le varie finali per l’oro che abbiamo perso. Erano tutte molto molto difficili. La Germania nel kumite a squadre femminile ha 2 titoli europei consecutivi con gli stessi membri. Avanzini e De Vivo (2004 e 2003) hanno combattuto contro atleti forti e di casa. Il tifo ha avuto il suo peso ma, se paghiamo un po’ di inesperienza, siamo davvero contentissimi del loro risultato. Terryana, poi, ha perso la sua finale contro la vicecampionessa del mondo nonostante un risultato di parità perfetta. Terrryana sta facendo un lavoro complicatissimo, sta modificando la sua performance ed i suoi parametri esecutivi. Bisogna costruire nuovi automatismi, un processo lungo, di interiorizzazione, assimilazione ed automazione, e lei lo sta facendo alla grande. In semifinale aveva anche battuto la campionessa europea in carica. Anche la squadra di kata, stessa situazione. La Spagna era molto agguerrita, sono storicamente una squadra fortissima ed abbiamo perso di un solo decimo di punto. Anche qui, oltre a Terryana, abbiamo ragazze giovanissime, Elena Roversi e Michela Rizzo sono classe 2004. Con una rosa così giovane era difficile aspettarsi questi risultati e non pretendiamo di più. Ora, con il lavoro, andremo a costruire quell’esperienza tale da migliorarsi ancora e dimostrare il loro valore sia in Europa che nel Mondo“.
L’Italia complessivamente chiude la manifestazione a quota 13 medaglie, fra karate e parakarate, con 3 ori.