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La favola di Stefano Napolitano: la wild card reduce dall’era Quinzi che ora può sfruttare il forfait di Humbert

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Napolitano / Irina R Hipolito/DPPI / IPA Sport 2 / IPA

Erano passati sette anni da quando Stefano Napolitano, al Roland Garros, riusciva a battere Mischa Zverev, il fratello di Alexander, per superare il primo turno. Da quell’occasione, di match nel circuito ATP, il biellese ne ha assommati altri tre. Vinti: zero.

Una parabola, la sua, che sembrava ormai destinata a restare confinata all’ambito dei Challenger. E dire che, negli stessi anni in cui cercava di emergere la stella, poi mai emersa, di Gianluigi Quinzi, anche lui provava a farsi spazio. E, per farselo, se lo faceva bene.

Una nidiata, la sua, che era all’incirca la stessa di altre figure poi diventate di varia importanza nel tennis italiano. Filippo Baldi, anche lui mai esploso, Matteo Donati, sfortunatissimo perché infortuni vari gli hanno tolto la possibilità di esprimere quel gran tennis di cui proprio al Foro Italico fece vedere stralci nel 2015. Ma anche, al tempo meno considerato di altri, Matteo Berrettini. Proprio con lui perse la finale a Bergamo nel 2018.

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In quegli anni, però, Napolitano di problemi ne ha avuti tanti sotto vari punti di vista. Dopo il 2017, a fargli visita sono stati infatti diversi infortuni che lo hanno allontanato dall’allora best ranking di numero 152. La schiena, in particolare, non lo ha lasciato a lungo stare, ma anche un’operazione al legamento del gomito destro e una lesione a un tendine del ginocchio sono stati importanti al contrario per lui.

Il piemontese, però, si è ribellato a quel destino. Intelligente anche fuori dal tennis com’è, ha capito che non poteva essere quella la conclusione. E, difatti, è ritornato a marciare con convinzione in questo 2024. Due vittorie Challenger, quelle a Bengaluru (India) e Madrid (Spagna), lo hanno rimesso nel giro dei 100, portandolo alla nuova miglior classifica di 125°.

E adesso per lui le cose si sono messe anche meglio del previsto dopo aver battuto JJ Wolf al Foro Italico di Roma. Già, perché al secondo turno non troverà più il francese Ugo Humbert, numero 13 del seeding, ma il cinese Juncheng Shang, lucky loser. In realtà, non è una notizia necessariamente fortunata, perché il classe 2005 di talento da vendere ne ha e senz’altro lo vedremo come tra i prossimi protagonisti del tennis, ma allo stato attuale delle cose è ancora in costruzione. Una delle circostanze che potrebbe aiutare Napolitano, insieme, perché no, a un certo tipo di condizioni di campo e temperature (di zona pomeridiana) che possono essere di soddisfazione.

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