Ciclismo

La nobiltà e la beffa: Lucinda Brand si ferma per soccorrere Elisa Balsamo. Giuria irremovibile: 3 minuti di ritardo

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Lucinda Brand/ IPA Sport

A volte basterebbe semplicemente un briciolo di buon senso. Ma stavolta è decisamente venuto meno. È una beffa difficile da digerire quella riservata a Lucinda Brand che, durante la tappa inaugurale della Vuelta a Burgos, ha deciso di fermarsi per soccorrere la sua compagna di squadra Elisa Balsamo, caduta in preparazione della sprint fratturandosi il naso e il secondo metacarpo. l’UCI infatti malgrado il gesto sportivo e umano ha deciso comunque di infliggere tre minuti di distacco alla ciclista.

Una scelta che ha deluso non poco l’atleta della Lidl-Trank la quale, non appena notato lo schianto di Balsamo, ha interrotto immediatamente la sua corsa, riprendendola soltanto all’arrivo dei medici. Il fatto però non ha mosso la compassione dell’Unione Ciclistica Internazionale che ha comunque applicato rigidamente il regolamento.

La nativa di Dordrecht, una volta appresa la notizia, ha riversato tutto il suo sconforto in un post su X: “Oggi ho seguito il mio istinto umano e non quello agonistico. Mi sono fermato per controllare come stava il mio compagno di squadra dopo una brutta caduta a pochi metri dal traguardo. Non ci ho pensato due volte a farlo e non me ne pento ma, facendo la cosa giusta, mi ha fatto perdere tre minuti anche con la linea in vista”. 

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Brand ha poi aggiunto: “Se Barzi (Balsamo, n.d.r) fosse riuscita a finire avrebbe ottenuto lo stesso tempo del gruppo e allora perché prendersi cura degli altri in quel momento dovrebbe essere trattato in modo diverso agli occhi dell’UCI?”. 

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