Ciclismo

‘La rasoiata’ di Ballan: “Ganna aveva paura di Pogacar. Tiberi, attenzione alla giornata storta”

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Alessandro Ballan / IPA Agency

MAGLIA ROSA SEMPRE PIÙ IN CASSAFORTE PER POGACAR

Thomas ha scavalcato Martinez, questo si sapeva. I secondi a dividerli sono pochi. Questa cronometro però ha consolidato il primato di Pogacar.

LE LACRIME DI GANNA

È un corridore abituato a vincere, per me bruciava la sconfitta della prima cronometro: la paura era quella che Pogacar potesse batterlo anche oggi. Lo sloveno non era lontanissimo, Filippo ha un po’ tremato: per questo si è liberato.

GANNA PUÒ GIOCARSELA CON EVENEPOEL E TARLING ALLE OLIMPIADI?

Sulla carta sono lì, bisognerà vedere come ci arriveranno. Evenepoel farà il Tour de France, lo stesso anche Tarling: arriveranno con una condizione diversa. Sulla carta Pippo dovrà essere doppiamente bravo, perché gli altri due faranno una preparazione per me migliore. È logico che magari Evenepoel sarà un po’ più stanco perché proverà a fare classifica, ma Tarling farà il Tour solo in funzione delle Olimpiadi, sprecando il meno possibile.

POGACAR HA DATO IL 100%

Pogacar l’ha fatta a tutta, ama molto le cronometro, ad ogni arrivo sale sui rulli. Sapeva che avrebbe guadagnato e ha dato veramente tutto.

COSA ASPETTARSI DALLA MAGLIA ROSA SULLE ALPI

Adesso ha un bel vantaggio da gestire. Per me controllerà molto l’inizio della gara. Lascerà andar via una fuga di persone non scomode, gente che è a 8-9 minuti, ma magari anche un Zana che è a 7′. Può lasciarli andar via, così costringe le altre squadre a tirare per non perdere la posizione in classifica. 
Una volta andata via la fuga, se non c’è nessuno di importante, può anche farla arrivare e consentire alla squadra di controllare senza spremersi troppo. Nel finale non credo che parta a molti chilometri dall’arrivo, ma probabilmente sull’ultima parte del Foscagno o direttamente sul Mottolino. Sul Mortirolo assolutamente non partirà, sarebbe una mossa troppo azzardata. Ma occhio allo strappo di Tre Palle.

LA CRONOMETRO DI TIBERI E LE PROSPETTIVE

Tiberi ha fatto una bella cronometro, è andato bene. Su una cronometro così non puoi pensare di avere distacchi abissali. Si è comportato bene, è in condizione e può far bene.
Ho parlato con i suoi dirigenti: il loro obiettivo è metterlo in condizione di fare tutte e tre le settimane a tutta. È logico che potrebbe avere una giornata negativa, perché è giovane: la loro speranza è che, se questo accadesse, possa comunque finire nei 10. Non danno per scontato che finisca nei 5, perché è giovane e non ha esperienza. Però tutti quanti ne parlano bene. È un ragazzo molto tranquillo, nonostante abbia molta pressione. Se non salta, per me può anche arrivare a podio. Se invece avesse la ‘giornata no’, ogni piazzamento nei 10 andrebbe bene. Caruso lo aiuterà molto.

LA CORSA AL PODIO

Ad oggi io sul podio metterei Thomas e Martinez. O’Connor lo vedo un po’ più da alti e bassi. Non va male, ma gli manca sempre quel qualcosa.

LA MINA VAGANTE ARENSMAN

Arensman ha fatto una bella cronometro. Penso che avrà impegni di squadra, però può essere la pedina scomoda che può far saltare il banco, buttandosi nelle fughe da lontano e facendo lavorare di più la UAE.

ZANA AL BIVIO

Zana va elogiato perché è nei 10 dopo due settimane di gara. Bisogna capire già domani se riuscirà a tenere i migliori. A lui una top10 andrebbe benissimo. Però, se dovesse staccarsi, allora io penserei di uscire definitivamente di classifica per giocarmi una tappa nella terza settimana.

IL TAPPONE CON MORTIROLO E MOTTOLINO

Sarà una tappa durissima, con tanto dislivello. La UAE potrebbe far andare via Zana, ma non uno scalatore puro come Rubio: uno come il colombiano lo marcheranno. O la fuga va via nei primi 30 km, quindi con gente che non ha una gran gamba, oppure andrà via di forza sul San Zeno. La UAE controllerà solo i primi 6 in classifica. Qualche squadra che ha interessi in classifica proverà a tenere chiuso il gruppo. Potrebbe anche essere che Pogacar voglia vincere la tappa di domani, tenendo chiusa la corsa e poi dando tutto sull’ultima salita: con il giorno di riposo all’orizzonte, potrebbe chiedere uno sforzo alla squadra. Comunque, anche se arrivasse la fuga, non vincerà uno a caso, ma un uomo di fondo. Penso a Storer, Hirt o Chaves.

Alessandro Ballan è testimonial di Banca Mediolanum al Giro d’Italia 2024

LE PUNTATE PRECEDENTI

La presentazione del Giro d’Italia
Prima tappa: “Pogacar così si fa dei nemici. Oropa sarà un esame per Tiberi”
Seconda tappa: “Pogacar ha un solo tallone d’Achille. Tiberi e Pellizzari non sono ancora pronti”
Terza tappa: “Pogacar sta spendendo troppo e potrebbe pagare. Milan deve fidarsi dei compagni”
Quarta tappa: “Milan può vincere 3-4 tappe, ma occhio a Pogacar per la ciclamino. E Ganna…”
Quinta tappa: “Pogacar potrebbe lasciare la maglia rosa”
Sesta tappa: “Pogacar può dare più di 30″ a Thomas”
Settima tappa: “Pogacar lascia un solo spiraglio. Tiberi: meglio un piazzamento o una tappa?
Ottava tappa: “Tiberi capirà i suoi limiti sulle Dolomiti. Pogacar si sta facendo tanti nemici”
Nona tappa: “A Milan serve un regista in corsa. Pogacar sta creando dei malumori”
Decima tappa: “Tiberi fa bene ad attaccare. La squadra lo sta responsabilizzando”
Undicesima tappa: “Tiberi ha dimostrato di essere forte. Milan è potenza pura”
Dodicesima tappa: “Spero che la Bahrain non lavori troppo e si ritrovi con meno uomini la terza settimana”
Tredicesima tappa: “Milan sulle orme di Cipollini. Pogacar guadagnerà a cronometro”

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