Ciclismo

‘La rasoiata’ di Ballan: “Milan non dovrebbe fare certi errori. DSM e le francesi sono le squadre più deludenti”

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Ballan / IPA Agency

L’ERRORE DI MILAN

Nell’ultimo chilometro, all’ultima semi-curva, ha perso le ruote dei compagni di squadra. Un velocista non dovrebbe commettere un errore come questo. La mancata vittoria è colpa sua. Indubbiamente è il più forte, lo ha dimostrato anche oggi con una rimonta stratosferica. Però era veramente indietro ai 600 metri. Milan è fortissimo, ma pecca di inesperienza: a volte gli mancano sangue freddo e cattiveria.

TROPPA PRUDENZA NELL’AFFRONTARE LE CURVE?

In quelle fasi di gara ci vogliono coraggio e determinazione, non tutti sono portati ad averle. Quando sei a ruota del tuo uomo, in questo caso Consonni, non esiste che all’imbocco di una curva tocchi i freni. Se qualcuno ti entra all’interno, devi allargare i gomiti e tenere la posizione. Penso che Milan debba essere più determinato.

MERLIER FIRMA LA DOPPIETTA

Merlier era messo senza dubbio meglio. Anche lui ha fatto una volata di rimonta, non ha rubato nulla.

DAINESE NON ANCORA AL MEGLIO

Dainese oggi aveva la posizione ottimale, è stato pilotato alla grande dalla Tudor. Lui è uno che i freni non li tocca, ha coraggio, si butta e fa la differenza. Gli sono mancate le gambe, non è riuscito a tenere quel picco di velocità. È arrivato al Giro con quel problema dovuto alla caduta, ha avuto proprio problemi posturali. Sicuramente è un ottimo velocista, ma non è arrivato come lui voleva.

GAVIRIA E EWAN IN DECLINO ALL’ALBA DEI 30 ANNI

Gaviria è il classico colombiano che si è un po’ seduto sugli allori, ogni anno va sempre peggio: al Giro non è arrivato con una condizione decente. Anche Ewan non è arrivato nel migliore dei modi: in una volata come quella di oggi, una volta era uno dei migliori. Sembra fare fatica anche a tenere le posizioni, penso che potrebbe avere qualche problema. Un velocista, anche solo con l’astuzia, il piazzamento te lo fa, lui invece è stato veramente nullo.

TAPPE CON IL SOLITO COPIONE, SEMPRE GLI STESSI IN FUGA

Io giustifico le squadre Professional, il Giro è una grande visibilità per loro. Per una classifica generale sono ad un livello più basso, quindi sono costretti ad andare in fuga per far vedere gli sponsor. Il problema è che ci sono molti altri corridori anonimi, che non si sono mai messi in luce e neanche provano ad entrare in fuga. Io non lo capisco, da professionista cercavo sempre di darmi da fare per far vedere che c’ero in gruppo. Adesso tanti sono lì solo per fare numero, fanno 21 tappe senza essere mai nominati.

LE SQUADRE PIÙ DELUDENTI DI QUESTO GIRO

Sono parecchie. Di sicuro la DSM: al di là di Bardet, la loro tattica di ieri non l’ho proprio capita. Le francesi Arkea e Groupama non pervenute. E anche la Intermarché che, a parte Calmejane in qualche fuga, non si è mai vista.

DOMANI LA TAPPA DI SAPPADA

Secondo me domani arriverà la fuga, ci sarà molta bagarre. Per la classifica sarà una tappa abbastanza tranquilla. Il finale è duro, ma non penso che si muovano gli uomini nelle prime posizioni. Potrebbe anche spuntarla un corridore che non è uno scalatore puro. L’arrivo è adattissimo per Alaphilippe, però non sarà facile prendere la fuga. Domani per tanti sarà l’ultima occasione, perché Pogacar ha già detto che vorrà tenere chiusa la tappa del Monte Grappa, poi a Roma si finirà in volata.

ORMAI GLI ITALIANI FANNO FATICA A SPUNTARLA ANCHE NELLE FUGHE

Rispetto a 13-15 anni fa, ci sono anche molti meno italiani in gruppo. All’epoca in cui correvo io avevamo 4-5 squadre World Tour. L’Italia sta pagando lo scotto di corridori che non vincono, ma il problema è soprattutto quantitativo.

LE PUNTATE PRECEDENTI

La presentazione del Giro d’Italia
Prima tappa: “Pogacar così si fa dei nemici. Oropa sarà un esame per Tiberi”
Seconda tappa: “Pogacar ha un solo tallone d’Achille. Tiberi e Pellizzari non sono ancora pronti”
Terza tappa: “Pogacar sta spendendo troppo e potrebbe pagare. Milan deve fidarsi dei compagni”
Quarta tappa: “Milan può vincere 3-4 tappe, ma occhio a Pogacar per la ciclamino. E Ganna…”
Quinta tappa: “Pogacar potrebbe lasciare la maglia rosa”
Sesta tappa: “Pogacar può dare più di 30″ a Thomas”
Settima tappa: “Pogacar lascia un solo spiraglio. Tiberi: meglio un piazzamento o una tappa?
Ottava tappa: “Tiberi capirà i suoi limiti sulle Dolomiti. Pogacar si sta facendo tanti nemici”
Nona tappa: “A Milan serve un regista in corsa. Pogacar sta creando dei malumori”
Decima tappa: “Tiberi fa bene ad attaccare. La squadra lo sta responsabilizzando”
Undicesima tappa: “Tiberi ha dimostrato di essere forte. Milan è potenza pura”
Dodicesima tappa: “Spero che la Bahrain non lavori troppo e si ritrovi con meno uomini la terza settimana”
Tredicesima tappa: “Milan sulle orme di Cipollini. Pogacar guadagnerà a cronometro”
Quattordicesima tappa: “Ganna aveva paura di Pogacar. Tiberi, attenzione alla giornata storta”
Quindicesima tappa: “Tiberi non esce ridimensionato. Pogacar annoia, ma crea anche entusiasmo”
Sedicesima tappa: “Tiberi e Pellizzari sulla strada giusta. Piganzoli è tanta roba al debutto”
Diciassettesima tappa: “Pogacar può vincere Giro, Tour e Vuelta. Come una moto 250 contro delle 125”

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