Ciclismo
‘La rasoiata’ di Ballan: “Pogacar ha un solo tallone d’Achille. Tiberi e Pellizzari non sono ancora pronti”
LA SUPERIORITÀ DI POGACAR
Ha impressionato, però non ha dato grandi distacchi. Ha pagato forse un po’ il rientro dopo la caduta. Abbiamo visto quello che tutti ci aspettavamo. Era logico che oggi volesse rifarsi dopo lo smacco di ieri.
GIRO D’ITALIA FINITO ALLA SECONDA TAPPA?
Il Giro è già vinto, sulla carta. Però sappiamo anche che il Giro è lungo, al di là di cadute o malattie, può anche capitare una giornata ‘no’. Va detto che la sua squadra è buona, ma non supersonica. Ieri era rimasto solo con Majka, non un bel segnale. Può essere il suo tendine d’Achille. Io penso che da domani farà in modo di cedere la maglia rosa, non sarebbe logico far lavorare la squadra per tre settimane. Alla prima tappa di media montagna penso che farà il possibile per far andare via una fuga con corridori che non lo impensieriscano per la classifica. Una volta persa la maglia, la responsabilità di tenere le redini della corsa toccherebbe ad altre squadre. Secondo me lo sloveno proverà a perdere la maglia rosa già domani. LA UAE si metterà davanti con l’intento di tenere bassi i ritmi e far aumentare il distacco dei fuggitivi, ma poi arriveranno le squadre dei velocisti a chiudere il gap.
THOMAS CANDIDATO PER IL 2° POSTO
Thomas sta andando bene, l’ho visto fare una bella prestazione. Ha l’esperienza ed è in un team in cui sanno correre i Grandi Giri. Fra tutti, è quello che può impensierire di più Pogacar.
UIJTDEBROEKS CONFERMA DI AVERE QUALITÀ
Uijtdebroeks non è andato male, si è gestito bene, rientrando in un secondo momento. Ha perso solo 30″, una prestazione positiva per lui. Logico che con un Pogacar così la tendenza di altri corridori sia quella di correre per il piazzamento, quindi in quest’ottica può essere soddisfatto.
DOVE PUÒ ARRIVARE LORENZO FORTUNATO
Fortunato è andato molto bene oggi, sappiamo che in salita va forte, però soffre tanto le cronometro e lì pagherà molto. L’importante è che continui su questo trend in salita, può puntare alla top10.
TIBERI INCASSA UN BOCCONE AMARO
Può essere che Tiberi abbia pagato un po’ la foratura. Il mio parere è che sia un bel corridore e sia qui per fare esperienza. Adesso sta soffrendo un po’ la pressione, tutti hanno il suo nome sulla bocca. Secondo me deve solo pensare a finire il Giro, magari anche cercando un bel risultato personale di tappa, ma per farlo non deve rimanere in classifica: per me non è ancora pronto, dovrà riprovarci tra qualche anno. Mi aspetto che faccia fatica nella terza settimana.
ANCHE GIULIO PELLIZZARI LONTANO DAI MIGLIORI
Per Pellizzari vale lo stesso discorso. Ancor di più di Tiberi, penso che paghi lo scotto del primo Giro d’Italia. In un team come la Bardiani, molte responsabilità sono sulle sue spalle e ha un po’ pagato questo. Quando sei a un Giro d’Italia e vedi il tuo nome iniziare a girare in tv e sui giornali, molte volte è proprio lì che molti corridori fanno fatica a rendere.
DAMIANO CARUSO E LO SCOTTO DELL’ETÀ
Senza dubbio più passano gli anni e più fatica si fa. Però Caruso è un diesel che esce fuori nella terza settimana. Il distacco di oggi brucia, ma mi aspetto che possa venire fuori più avanti. Magari uscirà di classifica per cercare di vincere una tappa dura nella terza settimana.
DOMANI ARRIVANO I VELOCISTI, CON UNA TRAPPOLA NEL FINALE
Lo strappetto di 1500 metri al 5% che termina a 3 km dall’arrivo non dovrebbe destare problemi, è pedalabile. I velocisti prenderanno la salita davanti, di conseguenza penso che rimarranno attaccati. Corridori come Ewan e Merlier non possono avere problemi. Per me si vedrà una bella volata di gruppo.
CHI VINCE DOMANI
I nomi sono tanti, partendo da Milan, su cui sono riposte tante aspettative. Poi abbiamo Kooij, Ewan, Merlier. Forse in questo Giro d’Italia c’è un valore più alto per i velocisti rispetto agli uomini di classifica. Sarà una bella volata, quello strappetto la rende più particolare. Come punta di velocità Milan è più forte di Merlier, però se guardiamo la prima parte di stagione, il belga ha fatto spesso la differenza. Ed Ewan non lo sottovaluto mai.
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