Ciclismo

‘La rasoiata’ di Ballan: “Tiberi ha fatto bene ad attaccare, la squadra lo sta responsabilizzando”

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Ballan / IPA Agency

LO SCENARIO TATTICO PREVISTO

Tatticamente era la cosa più logica. Sono andati via uomini di classifica abbastanza lontani. In questo modo Pogacar riesce a non far innervosire gli altri team. Non aveva bisogno di guadagnare altro vantaggio. Anzi io avrei lasciato anche più margine, perché questo avrebbe portato altre team a lavorare in testa al gruppo per salvaguardare la posizione, come ha fatto la Bahrain. Dei corridori lontani 6-7 minuti in classifica non possono in alcun modo impensierire Pogacar, anche recuperando terreno con queste fughe.

LA BAHRAIN IN TESTA AL GRUPPO, NON LA INEOS

La Bahrain dà grande fiducia a Tiberi e in questo modo lo responsabilizza di più. Non si sono messi a tirare solo per conservare la posizione, ma per motivarlo: secondo me hanno fatto bene. La Ineos non ha tirato perché quei corridori non facevano paura, non impensierivano Geraint Thomas.

NON IL MIGLIOR BARDET

Bardet non è nelle migliori condizioni. Oggi avrebbe vinto se fosse stato in forma. Con tutto il rispetto per Paret-Peintre che è un bel corridore, così come suo fratello. Per me ora il francese proverà a fare classifica, ma sarà difficile rimanere nei 10.

L’ATTACCO DI ANTONIO TIBERI

C’è una lotta per la classifica generale, ma anche per la maglia bianca che dà grande prestigio. Secondo me ha fatto bene, ha visto il belga un po’ in difficoltà e lo ha attaccato. Io non penso che Tiberi si sia staccato nel finale perché ha pagato lo scatto fatto: non sarebbe cambiato il risultato finale. Quei 4″ persi non contano nulla, anzi è più importante aver guadagnato 9″ su Uijtdebroeks.

UN GREGARIO DI LUSSO PER TIBERI

Caruso è un corridore di grande esperienza, è già salito sul podio al Giro. Può dare davvero tanto a Tiberi. Quando vedi un compagno di quel calibro al tuo servizio, riesci a dare anche più di quello che hai, ti galvanizzi. Il grosso della squadra è attorno a Tiberi, il loro obiettivo è la top5. Se il giovane italiano resterà in classifica sino alla fine, allora Caruso avrà doveri di squadra e difficilmente potrebbe giocarsi una tappa nella terza settimana.

CAMBIA DI POCO LA TAPPA DELLO STELVIO

Mancano i 3500 metri finali dello Stelvio. Parlando di una salita di quel livello, sopra i 2000 metri, avrebbe fatto più la differenza se fossimo stati in un finale di tappa. Invece, all’inizio, cambierà poco, perché comunque l’ascesa sarà affrontata con un passo regolare.

DOMANI MILAN CERCA IL RISCATTO

Domani prevedo un arrivo in volata, non ci sarà nemmeno tanta pressione in partenza per andare in fuga, perché tutti sanno che i velocisti terranno la corsa chiusa. All’attacco andranno massimo 4-5 corridori, magari di quei team che finora si sono fatti vedere solo nelle fughe. Poi avremo la bagarre negli ultimi 20 km. C’è la particolarità di un lungo rettilineo finale di 3 km, quindi vedremo un vero volatone. 
Secondo me ci sarà meno tensione per quanto riguarda gli scatti nel finale, la Lidl-Trek potrà controllare di più. Dovrà portare Milan ai 300 metri nel modo migliore. Io penso che l’italiano, per perdere, debba proprio commettere un errore nel partire troppo lungo, altrimenti è difficile da battere.

UN GIOVANE ITALIANO SIN QUI IN OMBRA: DAVIDE PIGANZOLI

Finora non si è messo in luce più di tanto. Magari oggi può aver pagato il giorno di riposo, a tanti fa più male che bene. Però non aveva brillato neanche nelle altre salite. Ha ancora bisogno di maturare, diamogli tempo. Io spero che Ivan Basso abbia ragione quando dice che Piganzoli è il nuovo Nibali, ma per il momento quello che più si avvicina a Vincenzo è Antonio Tiberi.

Alessandro Ballan è testimonial di Banca Mediolanum al Giro d’Italia 2024

LE PUNTATE PRECEDENTI

La presentazione del Giro d’Italia
Prima tappa: “Pogacar così si fa dei nemici. Oropa sarà un esame per Tiberi”
Seconda tappa: “Pogacar ha un solo tallone d’Achille. Tiberi e Pellizzari non sono ancora pronti”
Terza tappa: “Pogacar sta spendendo troppo e potrebbe pagare. Milan deve fidarsi dei compagni”
Quarta tappa: “Milan può vincere 3-4 tappe, ma occhio a Pogacar per la ciclamino. E Ganna…”
Quinta tappa: “Pogacar potrebbe lasciare la maglia rosa”
Sesta tappa: “Pogacar può dare più di 30″ a Thomas”
Settima tappa: “Pogacar lascia un solo spiraglio. Tiberi: meglio un piazzamento o una tappa?
Ottava tappa: “Tiberi capirà i suoi limiti sulle Dolomiti. Pogacar si sta facendo tanti nemici”
Nona tappa: “A Milan serve un regista in corsa. Pogacar sta creando dei malumori”

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