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Ciclismo

‘La rasoiata’ di Ballan: “Tiberi può vincere il Giro in futuro. Oggi io non sarei passato professionista”

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Alessandro Ballan
Ballan / IPA Agency

POGACAR PADRONE E TIBERI IN MAGLIA BIANCA

Si è visto quello che avevamo pronosticato. Pogacar voleva vincere, la UAE ha tenuto alto il ritmo e tutto è andato come nelle previsioni. Tiberi è la nota positiva, non ha mai dato un segno di cedimento in tutto il Giro. Senza la sfortuna di Oropa, penso che si sarebbe meritato il podio. Su due salite del genere, all’ultima grande tappa, si è rivelato molto competitivo, anzi ha messo in difficoltà altri corridori. Un buon segno.

DOVE PUÒ MIGLIORARE TIBERI?

A cronometro penso vada già bene, in salita anche. Non deve migliorare solo su un aspetto, ma aggiungere una piccola percentuale un po’ in tutto. In un futuro potrebbe giocarsi la vittoria al Giro d’Italia se non saranno presenti un Pogacar o un Vingegaard. Gli manca un po’ il cambio di ritmo, ma è stato uno dei pochi che ha provato ad azzardare. È comunque anche uno dei più giovani, fa ben sperare. Adesso avrà una consapevolezza diversa.

TIBERI VERSO LA VUELTA

Fare la Vuelta sarà una scelta sua e della squadra. Al primo anno da capitano, potrebbe anche pensare di stare un po’ più tranquillo, magari pensando ad un obiettivo secco come il Mondiale, che avrà un percorso duro, facendo magari la Vuelta senza la pressione mentale della classifica. A quella penserei dal prossimo anno.

LE PROSPETTIVE DI PELLIZZARI

Pellizzari è un giovane molto interessante, può sviluppare ancora la sua caratteristica di scalatore. Anche lui, con più maturazione e consapevolezza, potrebbe portare a casa qualche bel piazzamento. Non so però se sarà da classifica, perché la cronometro è il suo tallone d’Achille. Nel World Tour potrà sicuramente migliorare, lavorando sui materiali e sulla posizione aerodinamica. Difficile che arrivi al livello dei top nelle prove contro il tempo, ma potrà salvarsi. Per il fisico che ha, non può snaturarsi, perché perderebbe qualcosa in salita. È longilineo, magro ed esile come ossatura.

PIGANZOLI NEI 15 AL DEBUTTO

Piganzoli secondo me ha avuto pressione da parte del team per portare a casa una top15. È stato costretto a tenere duro e a fare classifica. Se fosse uscito di classifica, magari si sarebbe giocato le sue carte in qualche tappa come ha fatto Pellizzari. Però un 13° posto al primo anno non è un brutto risultato. Adesso ha capito quali sono le sue possibilità, ora dovrà valutare se potrà crescere ulteriormente in futuro o se diventare un cacciatore di tappe.

ZANA E FORTUNATO NON SONO DA CLASSIFICA

Io Zana l’avrei visto fuori classifica e alla ricerca di un risultato pieno di tappa. Idem Fortunato. Sono sempre stati lì né carne né pesce, poi sono usciti dai 10. Spero in futuro cambino mentalità e tornino al Giro non pensando alla classifica.

IL PIATTUME ALLE SPALLE DI POGACAR

Martinez e Thomas hanno ottenuto dei piazzamenti meritati. Sono stati però veramente piatti, ho visto pochissimi attacchi, non ci sono stati scatti, si sono sempre controllati. Senza Pogacar sarebbe stato un Giro molto noioso, non è che si sia mai visto un granché. Tolto lo sloveno, gli altri erano sempre lì, non si sono mai visti distacchi o differenze.

POZZOVIVO 20° A 41 ANNI

Pozzovivo, solo per come lo vediamo pedalare e per i tanti problemi avuti, merita un applauso. È caduto anche in questo Giro. Nonostante tutto, lo ha finito. Non è mai riuscito a prendere una fuga, però sono sicuro che sia servito molto ai compagni e in particolare a Pellizzari.

ULTIMA TAPPA A ROMA

A Roma ci sarà un circuito abbastanza tecnico, non semplicissimo. Il mal di gambe si farà sentire in volata. Sarà uno sprint da posizioni. Se Milan sarà bravo, farà una bella volata. Se invece perderà i compagni, allora avrà ancora problemi per vincerla. Sulla carta è il più forte, ma non dovrà commettere errori.

IL CICLISMO ITALIANO TORNA A SPERARE

Avrei messo una firma per questi risultati degli italiani. Un Tiberi che è promettente, Pellizzari può fare grandi cose, Milan è uno dei migliori velocisti al mondo. Aggiungerei anche un Vendrame che ieri ha portato a casa una vittoria molto bella, di forza. Per noi è un bel momento rispetto a quanto si vedeva negli ultimi anni, il movimento è tornato a crescere.

RESTA PERÒ UN PROBLEMA

Un Ballan oggi non sarebbe mai passato professionista. Io ho iniziato a fare risultati dopo i 18 anni, in particolare al quarto anno da dilettante, poi sono passato professionista a 24 anni. Oggi non sarebbe più possibile, tanti ragazzi smettono se non ottengono risultati prima dei 18 anni. Peraltro io passai professionista in una grande squadra che era la Lampre, oggi a 24 anni sarebbe impensabile.

LE PUNTATE PRECEDENTI

La presentazione del Giro d’Italia
Prima tappa: “Pogacar così si fa dei nemici. Oropa sarà un esame per Tiberi”
Seconda tappa: “Pogacar ha un solo tallone d’Achille. Tiberi e Pellizzari non sono ancora pronti”
Terza tappa: “Pogacar sta spendendo troppo e potrebbe pagare. Milan deve fidarsi dei compagni”
Quarta tappa: “Milan può vincere 3-4 tappe, ma occhio a Pogacar per la ciclamino. E Ganna…”
Quinta tappa: “Pogacar potrebbe lasciare la maglia rosa”
Sesta tappa: “Pogacar può dare più di 30″ a Thomas”
Settima tappa: “Pogacar lascia un solo spiraglio. Tiberi: meglio un piazzamento o una tappa?
Ottava tappa: “Tiberi capirà i suoi limiti sulle Dolomiti. Pogacar si sta facendo tanti nemici”
Nona tappa: “A Milan serve un regista in corsa. Pogacar sta creando dei malumori”
Decima tappa: “Tiberi fa bene ad attaccare. La squadra lo sta responsabilizzando”
Undicesima tappa: “Tiberi ha dimostrato di essere forte. Milan è potenza pura”
Dodicesima tappa: “Spero che la Bahrain non lavori troppo e si ritrovi con meno uomini la terza settimana”
Tredicesima tappa: “Milan sulle orme di Cipollini. Pogacar guadagnerà a cronometro”
Quattordicesima tappa: “Ganna aveva paura di Pogacar. Tiberi, attenzione alla giornata storta”
Quindicesima tappa: “Tiberi non esce ridimensionato. Pogacar annoia, ma crea anche entusiasmo”
Sedicesima tappa: “Tiberi e Pellizzari sulla strada giusta. Piganzoli è tanta roba al debutto”
Diciassettesima tappa: “Pogacar può vincere Giro, Tour e Vuelta. Come una moto 250 contro delle 125”
Diciottesima tappa: “Milan non dovrebbe fare certi errori. DSM e le francesi sono le squadre più deludenti”
Diciannovesima tappa: “Pogacar si sta tenendo un 10% di margine. Tiberi sul Monte Grappa…”

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