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Laver Cup: Andre Agassi nuovo capitano del Team World dal 2025

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Agassi / LaPresse - Olycom

Sembrerebbe davvero finita l’epoca di una Laver Cup che si regge sull’antico binomio tra Bjorn Borg e John McEnroe come capitani dei due team. Oggi, infatti, è arrivata la comunicazione del cambiamento del capitano del Team World, che diventa Andre Agassi. Ma non da subito, dato che a Berlino Mac rimarrà: l’avvicendamento ci sarà nel 2025 a San Francisco.

Per l’ex Kid di Las Vegas, in sostanza, un ritorno a respirare attivamente l’aria di quel tennis a cui aveva dato l’addio, in via ufficiale, agli US Open 2006, quando perse con il tedesco Benjamin Becker al terzo turno. Non prima, chiaramente, di aver dato vita al suo ultimo match da memoria collettiva, quello vinto in cinque set contro Marcos Baghdatis. L’incontro con il cipriota è raccontato nei dettagli anche nel capitolo introduttivo di “Open”, la celebre autobiografia diventata rapidamente lo standard in tema di letteratura sportiva, scritta con il contributo del Premio Pulitzer J. R. Moehringer.

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Una carriera, quella di Agassi, passata letteralmente sulle montagne russe, ma di immenso successo (assieme alla rivalità con Pete Sampras che ha segnato un’epoca, anche per l’assoluta diversità tanto degli stili di gioco quanto delle personalità). Fa parte del club degli otto ad aver messo a segno il Career Grand Slam (con Fred Perry, Don Budge, Rod Laver, Roy Emerson, Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic), e da quando il tennis è tornato alle Olimpiadi è uno dei due ad aver conquistato il Career Golden Slam (l’altro è Nadal). Otto i suoi Slam in carriera: cinque Australian Open e uno a testa tra Roland Garros, Wimbledon e US Open. Sulla terra di Parigi e sull’erba britannica i momenti di più forte emozione: il primo era l’obiettivo che sembrava irraggiungibile, dopo le due finali perse del 1990 e 1991, e che invece nel 1999 giunse in rimonta contro Andrei Medvedev (Ucraina), mentre il secondo arrivò nel 1992, proprio nel luogo che inizialmente meno sopportava. E con un altro che di storia ne ha poi raccontata, Goran Ivanisevic (Croazia). Per lui 60 titoli sul circuito maggiore e due Coppe Davis, nel 1990 e 1992 (quest’ultima insieme a Jim Courier, John McEnroe e Pete Sampras), oltre all’oro olimpico di Atlanta 1996 (nel mezzo dei suoi anni peggiori).

Queste le sue parole: “Sono davvero onorato nell’accettare l’invito a diventare capitano del Team World di Laver Cup. In soli sette anni, è diventato divertente per i fan, me compreso, guardare i grandi del gioco fare squadra e competere uno contro l’altro. Il livello competitivo della Laver Cup è fuori scala ed è facile vedere perché. Sei lì con la squadra, i colleghi, persone che rispetti, e chiunque ha una responsabilità. Per me la chiave sarà la comprensione e gestire le necessità dei giocatori nell’anno e conoscerli per davvero, in modo tale da selezionare i matchup ideali per avere le migliori chance di raccogliere vittorie sul tabellone e portare a casa la Laver Cup. Spero di poter costruire relazione, rispetto e fiducia con i giocatori come ha fatto John e non vedo l’ora di ricoprire il ruolo, non lo prendo alla leggera“.

Nel 2025 cambierà anche il capitano del Team Europe, ma verrà comunicato soltanto in un secondo momento. Nel 2024 sono già noti sette giocatori per l’edizione di Berlino: in quota Europa Carlos Alcaraz, Alexander Zverev, Daniil Medvedev e Rafael Nadal, in quota Mondo Alex de Minaur, Taylor Fritz e Tommy Paul.

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