Roland Garros
Lorenzo Musetti esalta la sua prestazione con Monfils: “Devo darmi un 10. Sono nella mia versione migliore”
La vittoria che si voleva e l’incrocio al terzo turno che si attendeva. Lorenzo Musetti si è espresso in maniera convincente contro il francese Gael Monfils, nel secondo round del Roland Garros 2024. Sul Centrale di Parigi, in sessione serale, Lorenzo ha anestetizzato la verve del suo esperto avversario, non in grado di tenere testa alle sue giocate.
“Credo che era una delle sfide più difficili che potessero capitare qui a Parigi, con un pubblico del genere contro un grande avversario come Gael, che sappiamo essere un gran lottatore, un gran guerriero, uno showman. Quindi è stato un onore e un piacere poter confrontarmi, è stata una performance di alto livello, soprattutto come sono riuscito a mantenere il focus per tutta la durata del match, è stato qualcosa di incredibile. Il lavoro e i miglioramenti si vedono“, ha raccontato in conferenza stampa Musetti.
Una partita che ha dato fiducia a Lorenzo, reduce da una compagna sulla terra rossa che lo ha visto raggiungere due Finali a livello Challenger, ma non brillare come si sperava. La partita contro Monfils è stata la migliore di quest’annata: “Miglior prestazione in termini sia di condizione atletica che mentale, e anche tecnico-tattica, perché sono riuscito a scardinare un gioco di Gael comunque fastidioso, e con condizioni abbastanza lente, perché col serale le palle tendono a diventare molto umide, molto pesanti. Non è facile fare punto specialmente con un gran corridore come lui. Poi qua in Francia non è per niente facile batterlo, credo sia stata una delle sfide più difficili che ho dovuto affrontare nella mia carriera…devo darmi un 10“.
E ora ci sarà l’atteso incrocio contro Novak Djokovic, in cui Musetti potrebbe fare anche un favore al suo amico Jannik Sinner, per la conquista del n.1 del mondo: “Speriamo che sia solo l’inizio di un’escalation di partite, ci sono tante sfide qui a Parigi ma sono nella miglior versione di Lorenzo: pronto ad affrontarle. Djokovic è un lottatore nato e ci conosciamo molto bene. Sarà un piacere affrontare un avversario di questo calibro per mettermi in gioco, e forse è affrontare la sfida più ambiziosa che ci sia in questo sport. Speriamo di poter ripartire da quel 2-0 di qualche anno fa qui…ma stavolta cercare di portare la vittoria a casa“.
Già quell’incrocio del 2021, quando Musetti a soli 19 anni mise in mostra un tennis straordinario nei primi due parziali per poi cedere fisicamente e mentalmente a Nole. E in vista di questa nuova sfida, l’approccio è il seguente: “Io devo concentrarmi su me stesso. Ho sempre detto che ciò che mi ha fatto giocare bene nei tornei è che pensavo a quello che dovevo fare io senza perdere troppo tempo a capire cosa fa l’avversario e in che condizione è. Djokovic è sempre Djokovic in qualsiasi momento, specialmente negli Slam ha un’attenzione particolare. E tre su cinque batterlo è sempre un’avventura, quindi spero di ripartire dai bei ricordi che ho avuto a 19 anni contro di lui proprio qua sul Centrale e di uscirne però da vincitore“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini