Atletica
Marcell Jacobs scalda i motori: “Posso tornare sotto i 10”, ritrovata la felicità. Curata l’uscita dai blocchi”
Marcell Jacobs tornerà in pista domani allo Stadio dei Marmi e sarà la grande stella del Roma Sprint Festival. Il Campione Olimpico dei 100 metri si cimenterà nella distanza prediletta e sarà protagonista della sua seconda prova stagionale a livello individuale, dopo essersi espresso in 10.11 qualche settimana fa a Jacksonville.
Marcell Jacobs ha presentato la gara durante la conferenza stampa della vigilia: “Lo stadio dei Marmi è incredibile, la pista è super performante: domani cercherò di sfruttarla il più possibile. È lo stadio più bello del mondo e tutti ce lo invidiano. Come sto? Ho ritrovato la felicità e la spensieratezza, voglio vincere ancora”.
Il Campione Olimpico ha poi proseguito: “Il 2023 è stato un anno difficile, pieno di infortuni e problematiche. Ho dovuto mettere un punto, voltare pagina, ritrovare il piacere di scendere in pista. Negli USA è stata un’esperienza incredibile, che porto nel cuore e che mi ha dato tanto. Questi mesi mi hanno rimesso in contatto con ciò che volevo dalla vita. Ho sempre cercato di non mollare mai, anzi ho sempre spinto al 110% per arrivare pronto a questi due grandi appuntamenti di Roma e di Parigi, entrambi da campione in carica. Sto cercando di mettere tutto me stesso per presentarmi al top della forma. Obiettivo principale è arrivare alla massima performance alle Olimpiadi e in calendario abbiamo già parecchie gare da qui agli Europei”.
Il velocista lombardo si è soffermato sulla propria forma fisica: “Sono fiducioso delle mie potenzialità. Non sono ancora al 100% della forma perché sarebbe sbagliato esserlo adesso, ma vogliamo essere graduali e in ogni uscita migliorare qualcosa. La prima gara-allenamento di Jacksonville (10.11) è stato un mettere insieme tutti i pezzi del puzzle: ho fatto tanti errori lì, quindi vuol dire che si può migliorare tanto. L’approccio agli allenamenti in Florida è stato completamente diverso, si cerca sempre di portare il corpo al limite, ma allo stesso tempo facciamo anche tanta prevenzione. Ma la cosa più importante è stata l’aver ritrovato le belle sensazioni nell’andare in pista ed essere felice: quando ero bambino l’atletica era il mio mondo perfetto, ultimamente non era più così, alcune situazioni non mi permettevano di essere sereno. Ora sono felice e spensierato, me la sto godendo”.
Un’analisi sulla prima gara della stagione: “Dopo il debutto abbiamo scaricato un po’ e abbiamo curato quei dettagli che mi erano mancati, soprattutto l’uscita dai blocchi: basta qualche angolo sbagliato e la mia partenza cambia. Modificare il meccanismo studiato negli ultimi anni non è qualcosa che si impara subito, Reider ha una tecnica diversa rispetto a quella che facevo con Paolo. Domani mi aspetto di divertirmi”.
Inevitabile pensare al riscontro cronometrico: “È possibile un tempo sotto i 10 secondi? Se tutto va come deve andare, per come sto correndo in allenamento, sì. Poi ovviamente bisogna farlo in gara. Non ho in mente un tempo per quest’anno. Voglio arrivare nelle finali, quello sì. Poi può succedere qualsiasi cosa: vince chi riesce a fare meno errori ed essere più determinato in quel momento. Agli avversari dico solo ‘divertiamoci!’. Io cercherò di correre più forte di loro. Mi sento un atleta ancora molto giovane e posso vincere ancora”.