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MotoGP, Dorna risponde sui regolamenti 2027: “Incoreggeranno una nuova innovazione”

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MotoGP/ MotoGP.com Press

La MotoGP sta per vivere un’importante fase di transizione che la porterà fino al 2027, stagione in cui verranno introdotte delle vistose novità regolamentari con l’obiettivo di garantire più sicurezza, sostenibilità e ovviamente dello spettacolo.

Tra le principali modifiche spiccano i nuovi propulsori, che passeranno da una cilindrata di 1000 a 850 cm3, le limitazioni sull’aerodinamica, sul peso delle moto (che saranno più leggere) e un aggiornamento sul sistema delle concessioni. Un  cambiamento che non sembra entusiasmare granché gli addetti ai lavori (piloti in primis, almeno in questa prima fase sommaria), spiegato nella giornata di ieri durante il sabato del GP della Francia, dove si è svolta a Le Mans una conferenza stampa straordinaria a cui hanno preso parte Carmelo Ezpeleta (CEO di Dorna, attuale proprietario della MotoGP, presto destinata a Liberty Media), Jorge Viegas (Presidente IRTA Herve Pncharal) e Carlos Ezpeleta (Direttore Sportivo Dorna).

Tra i topic che stanno tenendo banco spicca quello della velocità delle moto che, da quanto trapelato, saranno più lente rispetto a quelle attuali: “Secondo le stime dei costruttori, a seconda del circuito, le moto del 2027 saranno più lente di 1-2 secondi al giro rispetto alle attuali – hanno spiegato Ezpleta e Viegas nelle parole riportate dal sito ufficiale della MotoGP – Di lì in avanti, ci saranno sviluppi e innovazioni. In MotoGP ci sono i mezzi più performanti del mondo, con i migliori piloti del mondo. Continuerà a essere così. Con l’evoluzione della MotoGP, si evolverà anche il WorldSBK. La FIM sta lavorando ad alcuni cambiamenti anche in quell’ambito“.

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Le nuove regole tuttavia non saranno un freno all’innovazione, così come si vocifera attualmente: “La MotoGP deve continuare essere una piattaforma d’innovazione per l’intero settore, dove si sviluppano tecnologie che raggiungono miliardi di moto e di motociclisti in tutto il mondo. Il limite di ciò che è possibile fare con i regolamenti attuali è vicino: i cambiamenti del 2027 non faranno altro che incoraggiare una maggiore innovazione. L’innovazione sarà più sostenibile e maggiormente utilizzabile su strada, al servizio dell’industria e dei costruttori, nonché di tutti i soggetti interessati a questo sport, che rappresenta l’apice del motociclismo. Ci sarà spettacolo? Sì. I regolamenti saranno efficaci e piaceranno“.

Ma perché aspettare il 2027 per introdurre le nuove regole? In tal senso i vertici di Dorna sono stati molto chiari: “In MotoGP si lavora di cinque anni in cinque anni. Il termine dell’attuale assetto è datato fine 2026. I cambiamenti per il 2027 sono significativi: proprio per questo è stato necessario discuterli e concordarli con tutti. Serve tempo per testare tutto prima di iniziare a correre. Una volta entrati in vigore, i nuovi regolamenti varranno per cinque anni, quindi dal 2027 al 2031“.

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