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MotoGP, per Francesco Bagnaia il problema dell’incostanza. Fuori dalla zona punti una volta su tre!

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Francesco Bagnaia
Bagnaia | Lapresse

Ci sono giornate nelle quali se si incrocia un gatto nero, questo cambia strada per paura che gli portiate sfortuna. È il caso odierno di Francesco Bagnaia, la cui Sprint si è risolta in un nulla di fatto. Il piemontese è partito malissimo, venendo fagocitato dal gruppo. Dopodiché ha effettuato un’escursione nella ghiaia, preferendo rinunciare piuttosto di proseguire su una moto che non gli stava dando fiducia.

Pessime sensazioni legate alla Desmosedici per Pecco, il quale ha verosimilmente patito la caduta mattutina in qualifica. La moto sulla quale ha preso il via nella Sprint era difatti quella di riserva, in quanto i meccanici non hanno potuto riparare in tempo per il via della gara dimezzata i danni riportati dalla sua cavalcatura preferita.

Insomma, Bagnaia segna il passo e purtroppo non è la prima volta in questo 2024. D’accordo, la costanza di rendimento non è mai stata la specialità della casa, abituata ad alternare (tante) luci abbaglianti a (sempre meno) tetre ombre. Cionondimeno, la stagione corrente comincia ad avere parecchi vuoti di sceneggiatura.

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Lo “zero” odierno è il secondo consecutivo in una Sprint, il terzo tout-court considerando anche i GP veri e propri. In altre parole, il piemontese è rimasto a secco in ben tre dei nove eventi ne quali sinora sono stati conferiti punti validi per il Mondiale. Il 33% di assenze dalle posizioni valide per smuovere la classifica iridata è tanto. Forse troppo.

Jorge Martin ha messo a referto un unico zero, così come Enea Bastianini. Persino questo crepuscolare Marc Marquez, non propriamente l’emblema della solidità, e Maverick Viñales, la personificazione dell’aleatorietà, hanno – a oggi – più ingressi in zona punti di Pecco.

Insomma, la stagione sarà ancora lunga, ma i risultati di maggio non valgono meno di quelli raccolti a ottobre. Ne sa qualcosa Bagnaia stesso, il cui titolo 2022 ha fatto perno soprattutto sulla miglior partenza rispetto a Martin.

Poi magari domani accadrà come a Jerez de la Frontera, però intanto chi si lecca le ferite è chi corre con il numero 1 sulla carena e chi allunga in classifica è il suo sfidante più agguerrito, tornato a +29 nella rincorsa all’Iride 2024.

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