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Musetti ci crede al Roland Garros: “Ritrovata fiducia, pronto per Monfils. E il pubblico francese…”

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Musetti / Francesco Panunzio

È un Lorenzo Musetti soddisfatto e rilassato quello che si è presentato in conferenza stampa a Parigi, dopo la vittoria contro il colombiano Daniel Elahi Galan, nel match valido per il primo turno del Roland Garros 2024. Sulla terra rossa francese, il carrarino (testa di serie n.30) si è imposto con il punteggio di 6-3 6-3 7-5, mostrando per due set e mezzo un grande livello e poi avendo qualche problema a chiudere il match. Tuttavia, il tutto si è condensato in tre frazioni.

Non è stata una partita facile. Ho incontrato Daniel a Cagliari un paio di settimane fa a Cagliari e le condizioni erano completamente diverse. Stiamo affrontando un torneo al meglio dei cinque set, mentre quella partita era due set su tre. Lui ha servito bene, ma io sono riuscito a rispondere in maniera molto efficace e avevo buone sensazioni. Nel terzo set ho sbagliato una palla abbastanza facile che ha fatto girare un po’ la frazione, ma il tennis è anche questo. In un match tre set su cinque devi avere tanta pazienza per trovare le soluzioni ed è quello che sono riuscito a fare oggi“, ha raccontato Musetti in conferenza stampa.

Parlando del suo percorso di avvicinamento allo Slam, il toscano ha dichiarato: “Ho fatto bene a Montecarlo come livello di gioco e ho avuto l’opportunità di disputare due Finali a Cagliari e a Torino che mi hanno consentito di fare delle partite e di alzare il mio livello. Purtroppo a Roma non sono stato bene e non ero in condizione di continuare. Sicuramente le Finali citate mi hanno aiutato nell’avvicinarmi a Parigi con maggior fiducia“.

In riferimento all’essere diventato papà di Ludovico in primavera, Lorenzo ha sottolineato: “Mio figlio mi ha aiutato e mi aiuta ad affrontare con maggior tranquillità certe cose. È molto emozionante iniziare a giocare non solo per te stesso, ma anche per la tua famiglia e soprattutto Ludovico e tutti quelli che mi guardano da casa. Cerco di essere la miglior versione di me stesso come papà e giocatore, quindi penso che questo modo di pensare mi possa aiutare“.

Musetti si è poi pronunciato sulla velocità dei campi: “Sono rapidi, specialmente con le palle nuove, è sempre stato così il Roland Garros. Ho avuto la fortuna di giocare diverse volte sullo Chatrier. A parte con Alcaraz l’anno scorso, sia con Nole sia con Tsitsipas ho forse giocato il mio miglior tennis per un certo tempo. A me piacciono i campi con tanto out, c’è più spazio per difendermi e contrattaccare, che è nel mio repertorio. Ma è andata bene in un campo più stretto come in questo caso. Devo però concentrarmi su quello che devo fare, non sulle dimensioni del campo“.

Nel secondo turno ci sarà da affrontare il francese Gael Monfils, tennista di una grandissima esperienza e idolo del pubblico francese. Il tennista italiano si è pronunciato su come e quanto il tifo per il padrone di cosa possa incidere sul confronto: “Dipende da dove tu porti il pubblico. Se fai cose che ti portano il pubblico a sfavore, ti può influenzare, ma se uno è rispettoso… Poi capisco che siamo in Francia, come a Roma si fa il tifo per gli italiani, l’importante è non sfociare nella maleducazione com’è purtroppo successo al Foro Italico. A me fondamentalmente non cambia tanto, quindi contro Monfils sarò pronto a ricevere quello che sarà (sorride, ndr)“.

In chiusura un pensiero sulla partita che si è disputata tra Alexander Zverev e Rafa Nadal, che ha attirato l’attenzione anche di Alcaraz, Djokovic e Swiatek presenti sugli spalti del Centrale: “Ho visto un set e mezzo, poi sono andato a scaldarmi. Non è il Rafa di qualche anno fa, ma sicuramente ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, è un suo marchio di fabbrica, per quello tutto lo Chatrier cantava il suo nome e forse verrà ricordato come il più grande lottatore di questo sport. Per me è un onore averlo visto da vicino. Non ho mai avuto il piacere di incontrarlo in una partita, magari in questa stagione che ancora non si sa se sia la sua ultima – gli auguro di no. Sicuramente non ha trovato un avversario comodo al primo turno. Credo neanche Zverev fosse contento di incontrare Rafa, ma sta avendo un periodo di forma ottimo, quindi credo che abbia meritato la vittoria“.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini

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