Fondo

Nuoto di fondo, Gregorio Paltrinieri e l’acqua fredda a Golfo Aranci. Acerenza riposa

Pubblicato

il

Paltrinieri / Andrea Masini / DBM

La seconda tappa della Coppa del Mondo di nuoto di fondo è andata in archivio. Nella splendida cornice di Golfo Aranci, i “caimani” hanno dovuto adattarsi a temperature piuttosto “freschine” nelle acque libere e c’è chi qualche problema l’ha avuto. Il riferimento è a Gregorio Paltrinieri. Il carpigiano, quando il livello di mercurio è sotto i 20°C, fatica a mettersi in moto.

I lavori con Fabrizio Antonelli sono stati improntati nell’ultimo periodo a trovare più feeling nel contesto descritto, ma c’è ancora da fare, specialmente se si parla della 10 km. Il 33° posto a quasi un minuto dal compagno di allenamenti, Marc-Antoine Olivier, è un dato su cui riflettere, tale però non da preoccuparsi. Greg è ancora in una fase di rodaggio e per lui, classe ’94, è necessario usare il misurino nella preparazione perché la gara che conta sarà più avanti, ovvero alle Olimpiadi di Parigi.

Tuttavia, Paltrinieri si diverte solo se vince e il successo nella 4×1500 mixed in Sardegna, insieme a Ginevra Taddeucci, Veronica Santoni e ad Andrea Filadelli, è frutto proprio di quella voglia. Nell’ultima frazione si è giocato la carta dello sprint, inusuale per lui. Anche questo fa parte del programma di allenamenti con Antonelli e il buon Gregorio si è permesso il lusso di regolare la concorrenza, tra cui il magiaro Kristóf Rasovszky, argento olimpico e oro mondiale in carica nella 10 km. La risposta che voleva l’azzurro, in vista di quel che sarà.

Proprio pensando ai Giochi, Domenico Acerenza ha deciso di non gareggiare. Il lucano, prima di Golfo Aranci, era stato l’asso pigliatutto delle acque libere, vincendo la prima tappa del massimo circuito a Soma Bay (Egitto) e aggiudicandosi anche la 10 km della Coppa Len a Piombino. Le fatiche e un piccolo fastidio alla spalla hanno suggerito a Mimmo di stare a guardare, perché nella Senna si vorrà recitare il ruolo del primattore.

In tutto questo ci sarà da decidere cosa accadrà sul versante femminile. Taddeucci è stata anche lei un po’ afflitta dal “morbo del freddo” nella tappa italiana e l’ottavo posto nella 10 km è sintomatico. Tuttavia, la toscana è l’indiziata n.1 per andare ai Giochi, vista la mancata idoneità agonistica di Arianna Bridi. La selezione nei campionati italiani di Piombino (28 giugno-1° luglio) porterà a una decisione, tenendo presente quanto saprà fare Giulia Gabbrielleschi nei 1500 stile libero al Trofeo Settecolli, dal momento che il minimo olimpico della distanza (previsto dalla tabella di World Aquatics) potrebbe valere la carta a Cinque Cerchi nella 10 km a Parigi.

Exit mobile version