Ciclismo
Pagelle Giro d’Italia 2024: Tiberi il più brillante fra gli ‘umani’, che fatica per Zana e Fortunato!
PAGELLE GIRO D’ITALIA 2024
Diciassettesima tappa, mercoledì 22 maggio
Georg Steinhauser, 9: già sul Mottolino aveva sfiorato l’impresa, finendo terzo. Oggi il tedesco è bravissimo tatticamente nello scegliere il momento giusto per evadere dal gruppo, guadagna un tesoretto fondamentale di 3’20” di vantaggio e celebra la prima vittoria in carriera da professionista.
Tadej Pogacar, 7,5: oggi il dittatore in rosa è stato magnanimo, ha lasciato la tappa ad altri. Sembrava volersene rimanere tranquillo. Tuttavia, dopo che Daniel Martinez ha ‘osato’ attaccarlo, lo sloveno ha valutato l’azione come un atto di lesa maestà. Ed in poche pedalate, quasi senza impegnarsi, ha nuovamente staccato tutti gli uomini di classifica.
Antonio Tiberi, 8: oggi, se non consideriamo l’alieno, è stato il migliore degli ‘umani’. Quando ha visto in difficoltà Arensman ed O’Connor, si è messo a tirare in prima persona per guadagnare secondi preziosi, finendo poi 3° all’arrivo e conquistando anche 4″ di abbuono. Ha consolidato la maglia bianca ed ora anche il quarto posto è vicino. Probabilmente sul Monte Grappa dovrà pensare più a difendersi che ad attaccare, ma ad ogni modo non va escluso del tutto dalla lotta al podio.
Geraint Thomas, 7: il britannico ha reagito molto bene alla giornata negativa di ieri. Soffre gli arrivi esplosivi, ma va a nozze quando la tappa è dura dall’inizio alla fine, perché è un regolarista. Il forcing della Ineos ha provocato l’effetto sperato: ora il terzo posto è sempre più saldo.
Daniel Martinez, 7: ha provato ad attaccare Pogacar e sappiamo com’è finita…Poi si è messo lì a ruota di Tiberi e Thomas, mettendo un altro tassello verso un secondo posto che sarebbe meritato.
Einer Rubio, 7: il colombiano vive forse la sua miglior giornata in questo Giro d’Italia, chiude insieme a Tiberi e guadagna una posizione in classifica, scavalcando Zana.
Romain Bardet, 7: stava bene, infatti per gran parte della tappa ha fatto lavorare la squadra. Quando ha provato ad attaccare da lontano, è andato a chiudere su di lui addirittura Pogacar…E lì è sfumato ogni sogno di vittoria.
Thymen Arensman, 6,5: ha dovuto sacrificarsi al servizio della squadra. È proprio grazie al suo impulso che si è staccato O’Connor. L’olandese però ha pagato quell’azione, perdendo 17″ da Tiberi (abbuoni compresi) nella corsa alla maglia bianca.
Ben O’Connor, 4,5: l’australiano si conferma in netto calo di condizione. In pochi chilometri lascia ben 41″ a Tiberi, Martinez e Thomas. La sensazione è che la giornata del Monte Grappa possa rivelarsi molto difficile per lui.
Filippo Zana, 5: sta facendo fatica e pagando dazio praticamente in ogni arrivo in salita. La sensazione è che si stia snaturando pur di riuscire a rimanere tra i primi 10, un risultato che potrebbe aprirgli diversi scenari di carriera. Però in montagna sembra davvero che gli manchi qualcosa nel confronto con i migliori.
Lorenzo Fortunato, 5: per la verità già sugli Appennini si era capito che non fosse così brillante in salita. Se lì si era salvato in qualche modo, sulle Alpi c’è poco da fare. La top10 è sempre più lontana: ora è a quasi 2 minuti dal coriaceo Hirt.
Davide Piganzoli, 5,5: vive una giornata difficilissima, ma non va alla deriva. Incassa 2’19” dal gruppetto di Tiberi e resta 13° in classifica, peraltro con un buon vantaggio sugli inseguitori.
Giulio Pellizzari, 6: dopo il secondo posto di ieri, si toglie la soddisfazione di transitare per primo sulla Cima Coppi di questo Giro d’Italia. Purtroppo per lui, il gruppo non concede spazio al tentativo di fuga iniziale. Ripetiamo quanto già affermato nei giorni scorsi: sarebbe un delitto per il ciclismo italiano se Pellizzari non diventasse un grande corridore da corse a tappe.